A Nacopa, in Mozambico, dove la lebbra non è ancora debellata. Giornata mondiale dei malati di lebbra

 

 

Il 27 gennaio ricorre la Giornata Mondiale dei malati di lebbra. Fu istituita nel 1954 da Raoul Follereau, scrittore e giornalista francese, promotore della lotta alla lebbra nel mondo.

In Mozambico la lebbra era stata dichiarata eliminata nel 2010 (dato calcolato quando la malattia incide meno di un caso ogni 10.000 abitanti). Purtroppo nel 2017, secondo i dati del Ministero della Salute, sono stati registrati circa 2 mila nuovi casi di lebbra, il 25% in più rispetto al 2016. Una preoccupante recrudescenza, confermata anche dall'attività dei nostri volontari sul campo che hanno potuto constatare questo aumento nei luoghi dove prestano servizio.

Per questo, negli ultimi mesi, Sant'Egidio ha iniziato un'attività di assistenza ai lebbrosi, fornendo aiuti di prima necessità: letti, materassi, cibo, taniche da 100 litri per conservare l'acqua in casa, zanzariere e lampade ad energia solare.

Le attività della Comunità si concentrano nella provincia di Nampula, in particolare nell'ex lebbrosario di Nacopa, oggi un villaggio "aperto", anche grazie all'intervento di Sant'Egidio che nel 2013, quando dopo un'alluvione ricostruì le case dei malati, riqualificò l'intera zona tanto che anche il resto della popolazione locale decise di edificare nuove abitazioni. In quell'occasione fu aperto un pozzo per l'acqua, disponibile per tutti.

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