Il popolo di Sant’Egidio si è riunito nella chiesa di S.Ursula nel quartiere di Schwabing, dove si trova anche il centro della Comunità a Monaco. La chiesa era piena di amici poveri, legati alla Comunità attraverso la mensa, il servizio ai senza fissa dimora o agli anziani. Tanti anche i collaboratori e gli amici che hanno impreziosito la festa con la loro presenza.
Nell'omelia il card. Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha detto che “amicizia” è la parola chiave di Sant’Egidio. La Comunità è una ricchezza per la Chiesa e un modello per la vita cristiana dopo il Concilio Vaticano II.
Sant’Egidio, "i sessantottini cristiani", come li ha definiti il cardinale, "hanno preservato lo spirito di rinnovamento e di cambiamento del mondo alla luce del Vangelo, vivono oggi in molti paesi del mondo e a diversi livelli sono divenuti un sacramento di unità". Ha ringraziato la Comunità e l’ha esortata a continuare a vivere l’audacia dell’amicizia. "I cinquant’anni sono - ha proseguito il cardinale - un segno di speranza per il futuro della Chiesa e del mondo. Non sono che l’inizio di una grande storia, che nel nostro mondo contemporaneo, caratterizzato da profonde divisioni, è ancora più necessaria che ai suoi inizi."
Omelia del card. Marx (PDF)