Ieri sera, la Comunità di Sant'Egidio ha accolto la visita del patriarca della Chiesa assira d'Oriente, Mar Gevargis Sliwa, con una delegazione di vescovi della sua Chiesa, che il giorno prima aveva incontrato papa Francesco.
Il patriarca ha visitato la scuola di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant'Egidio, dove ha incontrato alcuni fedeli della sua Chiesa e si è fermato a parlare con i profughi arrivati con i corridoi umanitari.
Più tardi, ha incontrato Andrea Riccardi, il fondatore della Comunità di Sant'Egidio, insieme ad altri amici della Comunità, che in questi ultimi anni hanno dato vita ad una serie di iniziative a sostegno dei cristiani iracheni, che soffrono per la difficile situazione causata dalla situazione di conflitto in cui si trovano la Siria e l'Iraq. Per saperne di più
Mar Gewargis ha poi partecipato alla preghiera serale della Comunità di Sant'Egidio. Dopo il saluto di Andrea Riccardi, che ha ricordato la difficile situazione di sofferenza dei cristiani assiri dicendo "Sentiamo molto il doloroso passaggio che state vivendo, ma l'unità e l'amore tra i cristiani sono un grande sollievo" e ha continuato esprimendo "la stima per la vostra chiesa ricordando che ha evangelizzato l'Asia, la Cina e l'India e ci inchiniamo davanti alla vostra storia le vostre sofferenze la vostre realtà oggi".
Commentando il Vangelo delle Beatitudini, il patriarca ha chiesto di pregare per i cristiani dell'Iraq e della Siria che soffrono "attendendo le beatitudini del Signore" e di continuare a invocare la pace."Questa immagine di fraternità - ha concluso- è sorgente di speranza per i nostri popoli" Ascolta il podcast
Nata in Mesopotamia, la Chiesa assira (nota anche come Chiesa nestoriana) è una delle più antiche dell'Oriente, tanto che i suoi missionari si spinsero fino all'India e alla Cina. Oggi i cristiani assiri vivono nei i territori dell'Iraq settentrionale, non lontano dai confini con l'Iran, la Siria e la Turchia.
Nel 1940 la sede del patriarcato era stata trasferita a Chicago negli Stati Uniti, ma, con una scelta coraggiosa e significativa, a seguito dell'elezione del patriarca Gewargis III, il sinodo della Chiesa ha deciso di ritornare a Erbil, in Iraq.
La storia di amicizia con la Comunità di Sant'Egidio risale agli incontri di preghiera per la pace di Bari nel 1990 e di quello di Milano nel 1993 ed è proseguita con una serie di azioni disolidarietà che si sono intensificate nel 2014, con l'assistenza ai cristiani di Mosul e di Erbil costretti alla fuga dalla guerra