GMG 2016: dai giovani a Cracovia un'invocazione di pace per il mondo

Giovani da tutti i continenti hanno pregato per la pace con la Comunità di Sant'Egidio durante la Giornata Mondiale della Gioventù

 

 

Mercoledì 27 luglio, all'indomani dell'inizio della Giornata Mondiale della Gioventù in Polonia, oltre 200 giovani da tutto il mondo hanno raggiunto la chiesa della Santa Vergine Maria di Lourdes a Cracovia per pregare per la pace insieme ai giovani della Comunità di Sant'Egidio e ai rifugiati siriani.

Nella chiesa sono risuonati i nomi dei Paesi e delle regioni del mondo in guerra, e le testimonianze dei giovani provenienti proprio dai quei luoghi, come Yurij Lifanse, responsabile della Comunità di Sant'Egidio in Ucraina, che ha detto: "Mai avrei pensato che nel mio Paese potesse scoppiare la guerra. Noi giovani dobbiamo pregare per la pace e impegnarci a diffondere la cultura del rispetto e dell'amicizia tra le nazioni".

Accanto a lui c'era Maher, giovane cristiano siriano, che ringraziando Sant'Egidio per la possibilità di partecipare alla GMG, ha detto: "La Siria ha bisogno della preghiera per la pace. Ho visto troppa sofferenza nel mio Paese, da cui sono dovuto andare via lasciando tutti i miei affetti e i miei ricordi".

La preghiera è stata presieduta da Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna. Commentando il Vangelo del Buon Samaritano ha detto: "La preghiera per la pace è l'opera di misericordia che tutti possiamo praticare per salvare i bambini, le donne, gli uomini feriti dai conflitti. Oggi siamo addolorati per tante notizie cattive, che mostrano la forza del male, come è accaduto recentemente in Germania e in Francia. Ricordiamo padre Jaques, un prete buono e generoso, ucciso dai banditi del nostro tempo. Tanta violenza ci spaventa. Ma non possiamo restare indifferenti, pensando che non ci riguardi. Anche noi, facciamoci buoni samaritani e combattiamo il male con la preghiera e la misericordia".

Venerdì 29 luglio nel parco di Błonia, i giovani di Sant’Egidio animeranno la prima stazione della Via Crucis presieduta da Papa Francesco, che sarà dedicata alle opere di misericordia, in particolare ad "accogliere i forestieri". Insieme ai rifugiati siriani, la croce della GMG verrà portata da una coppia di senza dimora polacchi, che sono riusciti ad abbandonare la vita in strada.