Mi sento genovese e voglio aiutare questa città: giovani rifugiati di Genova si raccontano

Viaggio tra i nuovi europei che, insieme a Sant'Egidio, costruiscono ponti con i giovani e gli anziani. Guarda il video

 

 

A Genova c'è un nuovo ponte, è quello che fa incontrare giovani rifugiati con i loro coetanei genovesi. I giovani di Sant'Egidio hanno accompagnato i rifugiati nelle scuole di Genova per raccontare le proprie storie, dalla fuga fino all'arrivo in Italia. Tra questi c'è Wahid. Non aveva ancora 14 anni quando è fuggito dall'Afghanistan col sogno di studiare. Da cinque anni è a Genova, ha imparato l'italiano, racconta la sua storia e dell'amore per la città che lo ha accolto: "Voglio fare tante cose belle per Genova, ora mi sento genovese".

Ponti di amicizia che si moltiplicano, anche con gli anziani: un gruppo di rifugiati ha iniziato ha visitare con la Comunità di Sant'Egidio gli anziani in istituto. Grande l'accoglienza degli anziani, che hanno stretto amicizia con i rifugiati, spiegandogli che hanno in comune la memoria della guerra e il desiderio di vivere insieme in pace.