Alla violenza della guerra in Ucraina rispondiamo con parole e gesti di pace

Abbiamo negli occhi le immagini drammatiche della guerra in Ucraina: di chi è intrappolato nei rifugi, di chi è rimasto nelle città assediate, di chi fugge. Che fare?

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Foto dell'accoglienza dei profughi ucraini in Polonia

Cari amici,

Abbiamo negli occhi le immagini drammatiche della guerra in Ucraina: di chi è intrappolato nei rifugi, di chi è rimasto nelle città assediate, di chi fugge. Che fare?

Alla violenza della guerra rispondiamo con parole e gesti di pace

Andrea Riccardi, con la Comunità, ha lanciato un appello per il cessate il fuoco e perché Kiev sia dichiarata città aperta, risparmiando così vittime civili. Vi invitiamo ad aggiungere la vostra firma a questo appello, e ad aiutarci a diffonderlo perché la voce della pace sia sempre più forte. Qui potete leggere il testo.

Firma l'appello ora

Essere dalla parte della pace oggi significa anche soccorrere, inviare aiuti, accogliere chi è in fuga

In Ucraina, da anni sosteniamo a distanza circa 250 bambini in una rete di case famiglia. La Comunità di Kiev, nonostante le difficoltà del momento, si è attivata per proteggerli, ma è necessario un sostegno economico, perché mancano di tutto.
Nei paesi confinanti, dove stanno arrivando i profughi, distribuiamo aiuti di emergenza. E stiamo organizzando una rete per l'accoglienza di chi fugge dalla guerra. La raccolta di aiuti permetterà anche di sostenere chi fra loro, in queste ore, sta giungendo in Italia.