Il ricordo di Modesta e di chi è morto per la durezza della vita in strada

Anche quest'anno, come facciamo ormai da 39 anni, il 31 gennaio per noi è una ''giornata di memoria'' di Modesta e dei senzatetto che muoino per la strada

Se non visualizzi correttamente questa e-mail, clicca qui

Il ricordo di Modesta e di chi è morto per la durezza
della vita in strada

Cari amici,

anche quest'anno, come facciamo ormai da 39 anni, il 31 gennaio per noi è una "giornata di memoria" di Modesta e dei senzatetto che muoino per la strada.
Domenica 30 gennaio ci siamo raccolti, insieme a tanti amici senza dimora, nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma, per ricordare questa donna anziana che morì alla stazione Termini perché, essendo sporca, l’ambulanza si rifiutò di portarla in ospedale. Insieme a lei ricordiamo tutti quelli a cui siamo stati vicini, ripetendo i loro nomi, fino a quelli di chi ha perso la vita in questo inverno.
“Gesù, respinto a Nazareth dai suoi concittadini – ha detto don Vittorio Ianari nell’omelia – si ritrovò per strada provando lo stesso rifiuto e la stessa emarginazione vissuta da Modesta, ma lottò perché quella esclusione non fosse l’ultima parola”.

Leggi l'omelia di don Vittorio Ianari

La strada non può essere una condanna

Per questo continuiamo a girare la sera con pasti caldi e coperte. Per questo, cerchiamo soluzioni abitative dignitose per tutti. Fino ad oggi sono circa 300 gli ex senza fissa dimora che hanno trovato una casa nelle convivenze e nei rifugi notturni aperti da Sant’Egidio negli ultimi anni. In questo inverno, segnato ancora dai gravi effetti della pandemia, dalla celebrazione di Trastevere parte un nuovo appello contro l’indifferenza – rivolto a tutti i cittadini e alle istituzioni – e per trovare soluzioni alloggiative. Una mobilitazione che continuerà nelle prossime settimane, non solo a Roma ma anche in diverse città italiane, dove verranno celebrate altre liturgie in memoria di Modesta.