PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera della Vigilia
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera della Vigilia
sabato 20 settembre


Lettura della Parola di Dio

Alleluia, alleluia, alleluia !

Chiunque vive e crede in me
non morrà in eterno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dalla prima lettera di Paolo a Timoteo 6,13-16

Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,

che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede l'immortalità
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Se tu credi, vedrai la gloria di Dio,
dice il Signore.

Alleluia, alleluia, alleluia !

L'apostolo chiama Timoteo "uomo di Dio": una qualifica che sottolinea l'appartenenza del discepolo a Dio, al cui servizio ha dedicato la vita. Questa è dunque la meta che Timoteo deve raggiungere: il perfezionamento dell'uomo interiore con tutte le virtù umane e cristiane. La vita cristiana è paragonata a una gara condotta in virtù della fede. E il trofeo che si ottiene è la vita eterna. Nella sua grande benevolenza Dio stesso - dice Paolo al discepolo - lo ha chiamato a questa vita, e lui ha risposto con una bella professione di fede davanti a molti testimoni. Paolo si riferisce forse al giorno del suo battesimo o a quello della sua consacrazione a presbitero. Come Timoteo, ogni cristiano deve partecipare a questa gara: tutti siamo chiamati a prendervi parte e a rispondere con generosità. L'apostolo si rivolge ancora una volta a Timoteo chiamando a testimone Dio, che dona la vita, e Gesù Cristo, che sotto Ponzio Pilato ha testimoniato il suo amore sino a dare la sua vita sulla croce, perché sia fedele agli insegnamenti ricevuti fino a quando Gesù tornerà nel giudizio universale. Si intende qui il ritorno di Cristo come una "Epifania", ossia come la manifestazione piena dell'amore. L'esortazione dell'apostolo culmina in una lode a Dio: egli è al di sopra di ogni caducità, abita in una luce inaccessibile. La nostra mente non lo comprende, ma la preghiera ci avvicina a lui e ce ne fa sentire la forza e gustare l'amore.