PAROLA DI DIO OGNI GIORNO

Preghiera nel Giorno del Signore
Parola di Dio ogni giorno
Libretto DEL GIORNO
Preghiera nel Giorno del Signore
domenica 5 ottobre

XXVII del tempo ordinario


Prima Lettura

Dal libro del profeta Abacuc 1,2-3; 2,2-4

Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: "Violenza!"
e non salvi?
Perché mi fai vedere l'iniquità
e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Il Signore rispose e mi disse:
"Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede".

Salmo responsoriale

Salmo 94 (95)

Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

Seconda Lettura

Dalla seconda lettera di Paolo a Timoteo 1,6-8.13-14

Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l'amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.

Lettura del Vangelo

Alleluia, alleluia, alleluia !

Ieri sono stato sepolto con Cristo,
oggi risorgo con te che sei risorto,
con te sono stato crocifisso,
ricordati di me, Signore, nel Tuo Regno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Dal vangelo di Luca 17,5-10

Gli apostoli dissero al Signore: "Accresci in noi la fede!". Il Signore rispose: "Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: "Sràdicati e vai a piantarti nel mare", ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: "Vieni subito e mettiti a tavola"? Non gli dirà piuttosto: "Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu"? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: "Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare"".

 

Alleluia, alleluia, alleluia !

Ieri sono stato sepolto con Cristo,
oggi risorgo con te che sei risorto,
con te sono stato crocifisso,
ricordati di me, Signore, nel Tuo Regno.

Alleluia, alleluia, alleluia !

Omelia

"Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti, a te alzerò il grido: "Violenza!" e non soccorri? Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione? Ho davanti rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese". Sono le parole iniziali del dialogo di Abacuc con il Signore. Nel grido del profeta si addensano le grida degli oppressi di oggi, soprattutto quello dei popoli in guerra. La stessa regione di cui parla il profeta è ancora oggi segnata da una terribile guerra. Non possiamo assistere impotenti e - assieme al profeta - continuiamo a invocare il Signore. Egli ripete anche a noi: "Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette perché la si legga speditamente. È una visione che attesta un termine...; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà". Dobbiamo inciderle nei nostri cuori e in quelli dei popoli e delle stesse religioni, perché tutti conoscano il pensiero di Dio: "Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto, mentre il giusto vivrà per la fede".
Facciamo bene a ripetere assieme agli apostoli: "Signore, accresci in noi la fede!" (17,5-10). È una preghiera che dobbiamo ripetere spesso. Anche se la risposta di Gesù è sorprendente. Ai discepoli che chiedono più fede, Gesù risponde: "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: "Sii sradicato e trapiantato nel mare", ed esso vi ascolterebbe" (v. 6). Gesù sembra suggerire che non c'è bisogno di una grande fede. Ne basta una piccola, ma che sia tale, ossia fiducia, abbandono, confidenza in Dio, non fiducia in sé stessi, nelle proprie tradizioni, nelle proprie forze, o peggio nel denaro e nel potere di questo mondo. Quante volte nel Vangelo Gesù dice a coloro che sono stati guariti: "La tua fede ti ha salvato!". E si parla per lo più di piccola fede.
La parabola narrata da Luca immediatamente dopo l'affermazione sulla forza della fede, ci aiuta a capire il senso del servizio dei credenti. Gesù parla dell'azione dei servi nel campo del Signore, mettendoci in guardia dalla pretesa di sederci subito a tavola, come se ne avessimo diritto e, comunque, fosse preparata solo per noi. Gesù aggiunge: "Quando avete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: "Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare"". Il discepolo è chiamato a partecipare al sogno di Dio e a dire: sono un servo inutile. Non che sia inutile il suo servizio. Tutt'altro. Quel che rende inutili è il protagonismo, il costruire per sé, il rivendicare meriti, cercare il proprio utile, il proprio tornaconto. Se ci poniamo al servizio del sogno di Dio sul mondo, riceviamo la forza stessa di Dio: siamo inutili perché è Dio stesso che opera con noi e attraverso di noi.