Impagliazzo: Papa Francesco capiva il mondo dagli ultimi

Impagliazzo: Papa Francesco capiva il mondo dagli ultimi

Il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo ricorda a Interris.it il pontefice recentemente scomparso

Una guida che sapeva indicare la strada da seguire su un terreno sconosciuto , grazie alla sua umiltà che lo portava a chinarsi sugli ultimi per capire la realtà del mondo. Questa è l'immagine che ha di papa Francesco il presidente della Comunità di Sant´Egidio Marco Impagliazzo . “In questo momento di grande dolore, di preghiera, di memoria e di attesa”, dice a Interris.it il vertice della cosiddetta “Onu di Trastevere”, “ riflettiamo sui gesti, le parole e il bene che abbiamo ricevuto ”.
Guida su terreno sconosciuto
“Al tempo della società liquida, in cui sono venuti a mancare tanti riferimenti e hanno prevalso logiche individualistiche e dello scontro, con una guida come lui la Chiesa si è presentata come un baluardo dell'umanità e della pace ”, prosegue Impagliazzo. “Per la sua attenzione agli ultimi, alle vittime delle guerre e del cambiamento climatico, il Papa è stato un padre per milioni di persone , una guida su un terreno sconosciuto” continua.
Gli incontri 
Il presidente di Sant'Egidio ricorda poi i tanti incontri con il Santo Padre che “ha ribattezzato la nostra Comunità '3P', preghiera, poveri e pace ”. “La sua presenza costante alla Preghiera per la pace nello Spirito di Assisi, anche durante la pandemia di Coronavirus”, rammenta Impagliazzo. Poi rievoca il “momento toccante che è stato l'incontro con i migranti sull'isola di Lesbo, in Grecia . Dodici di loro sono poi stati affidati a noi per l´integrazione in Italia”.
Visione alternativa
Una delle espressioni iconiche del pontefice recentemente scomparso è quella sulla “terza guerra mondiale a pezzi” . In un quadro internazionale segnato da un numero crescente di conflitti, il Santo Padre si è impegnato per dare voce alla pace. “Ormai la logica armi e guerra ha prevalso nei rapporti fra i popoli a livello internazionale mentre i temi del dialogo sono accantonati. La sua visione voleva dare un´alternativa alla guerra e alle sue atrocità ”, osserva Impagliazzo. Oltre alla pace, il Pontefice insisteva sulla fratellanza umana, scrivendo l´enciclica “Fratelli tutti”. “ La sua apertura testimoniava che nella Chiesa c'è posto per tutti : fedeli di altre religioni, persone di altre culture, e non credenti – che considerava "credenti a modo loro”, commenta il presidente di Sant'Egidio.
Umiltà
In momenti del genere, ci si domanda quale eredità rimane. Il lascito del Papa è, per Impagliazzo, l'umiltà. “Nonostante fosse il capo della Chiesa cattolica era un uomo umile, che ha sempre guardato la realtà a partire dagli ultimi. Diceva che la realtà si capisce meglio dalle periferie, chi guarda i poveri capisce il mondo. Con umiltà si è chinato sugli altri, ha capito e ha indicato la strada per tutti”, conclude.
 


[ Lorenzo Cipolla ]