Il gruppo dei georgiani a Trieste si mobilita per i migranti della Rotta balcanica, offrendo loro una cena. Lana Lomjaria, volontaria della Comunità di Sant'Egidio, badante e moderatrice del gruppo Facebook che ha creato per connettere tra loro i connazionali a Trieste e scambiare informazioni utili sulla vita in città, ha lanciato l'idea: «Nel gruppo ci sono persone che quando sono arrivate a Trieste non avevano niente e hanno passato diverse notti in dormitorio, e persone che hanno affrontato il percorso so per richiedere lo status di rifugiato. Ora molte di noi lavorano come badanti, non sono più povere». «Ho proposto dunque – racconta – di fare qualcosa per i migranti che dormono per strada in piazza Libertà: una raccolta di vestiti, coperte, oppure di cibo. Dopo un confronto con Lorena Fornasir di Linea d'Ombra, ci è stato detto che la necessità più pressante era il cibo, e così ci siamo date da fare».
Gli incontri e le gite che di tanto in tanto Lana organizza per «approfondire la cultura italiana o conoscere il territorio, e anche per raccontare agli italiani la cultura georgiana», sono stati sostituiti questa volta da una sessione in cucina e poi dalla distribuzione della cena, domenica sera. Come chef hanno assoldato un amico pakistano, Ali, per creare piatti che ricordassero loro la terra d'origine: «Abbiamo preparato del Byriani con pollo e del Byriani con verdure, un dolce, dei succhi, tè caldo e frutta». A partecipare alla colletta sono stati una quindicina di georgiani, e sei persone hanno dato una mano in cucina e in serata: «Altri avrebbero voluto unirsi ma non hanno potuto per motivi di lavoro».
[ Valeria Pace ]