Oggi veglia "Morire di speranza" con l'arcivescovo per ricordare i 66mila morti in mare dal 1990 a oggi

Iniziativa della Comunità di Sant'Egidio nella chiesa di Santa Chiara
In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra il 20 giugno, la Comunità di Sant'Egidio invita tutti a partecipare alla veglia "Morire di Speranza", organizzata assieme alle altre associazioni impegnate nell'accoglienza e nell'integrazione delle persone fuggite da guerre o da situazioni insostenibili nei loro Paesi.
Oggi, nella chiesa di Santa Chiara, in via Garibaldi 89, alle ore 19,30, verranno ricordate le 66mila persone morte dal 1990 a oggi nel mare Mediterraneo o nelle altre rotte, via terra, dell'immigrazione verso l'Europa. Un conteggio drammatico, che nell'ultimo anno ha subìto una preoccupante accelerazione: sono infatti ben 800 le persone che, da gennaio, hanno perso la vita nel Mediterraneo e lungo le vie di terra nel tentativo di raggiungere il nostro continente, come accaduto nei giorni scorsi a largo di Roccella Jonica e Lampedusa. Una tragedia dai costi umani elevatissimi - 5 morti al giorno - che deve scuotere la coscienza dell'Europa e spingerla a ripristinare missioni di salvataggio in mare e aprire vie legali e sicure, sul modello dei corridoi umanitari.
Durante la veglia di Santa Chiara, che sarà presieduta dall'arcivescovo, mons. Luigi Renna, verranno ricordati alcuni nomi di chi è scomparso e accese candele in loro memoria. Parteciperanno numerosi immigrati di diversa origine, alcuni dei quali venuti in Italia con i corridoi umanitari, e saranno presenti anche familiari e amici di chi ha perso la vita in mare.