Disarmo, memoria, percorsi di integrazione e di pace, un'alternativa alla logica dello scontro. Tutto questo possono essere le città del Mediterraneo, «un mare agitato dalla storia», com'è titolato il nuovo incontro a Livorno di Medì, convocato dalla Comunità di Sant'Egidio al teatro Goldoni venerdì 8 marzo, alle ore 17, e alla Goldonetta sabato mattina 9 marzo, dalle 9.30.
Dopo la cerimonia inaugurale, con i saluti del vescovo di Livorno Simone Giusti, del presidente della Regione Eugenio Giani, del sindaco di Livorno Luca Salvetti, e la relazione introduttiva di Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio, relatori a confronto in tre panel di approfondimento: «La memoria edifica la città», «Le donne nelle città del mediterraneo» e «Scrivere la città».
Tante le città del Mediterraneo che si riuniscono di anno in anno a Livorno: sono presenti anche Haifa e Tel Aviv, Istanbul e Beirut, Tunisi e Alessandria, Lesbo e Lampedusa. Medì è promosso dalla Comunità di Sant'Egidio, con il patrocinio di Regione Toscana e Comune di Livorno e la collaborazione di diocesi di Livorno e Istoreco.
Tante le città del Mediterraneo che si riuniscono di anno in anno a Livorno: sono presenti anche Haifa e Tel Aviv, Istanbul e Beirut, Tunisi e Alessandria, Lesbo e Lampedusa. Medì è promosso dalla Comunità di Sant'Egidio, con il patrocinio di Regione Toscana e Comune di Livorno e la collaborazione di diocesi di Livorno e Istoreco.
