Incontro di preghiera e letture per gli "invisibili" morti in mare

Con l'arcivescovo e la Comunità di Sant'Egidio
Una preghiera per gli «invisibili» che muoiono nel Mediterraneo o dei quali si perde traccia sulle rotte di terra che conducono in Europa. A proporla, giovedì, è la Comunità di Sant'Egidio: l'appuntamento è alle 20, 45 nella chiesa di San Lorenzo, all'angolo tra corso Libertà e via Cagna.
L'incontro di preghiera «Morire di speranza» sarà presieduto dall'arcivescovo, monsignor Marco Arnolfo: hanno aderito i rappresentanti di varie associazioni, coloro che si occupano dei migranti, e chi, da poco o da molto tempo, vive in città dopo esservi giunto attraverso vie di fortuna. Nel corso della preghiera, accompagnata da letture e canti, saranno letti alcuni nomi di chi è morto nell'ultimo anno a causa dei ripetuti naufragi e, in loro memoria, sarà accesa una candela.
«Nelle ultime settimane – spiegano gli organizzatori – abbiamo assistito a eventi tragici, come la morte di 96 persone, fra cui 35 bambini, a Cutro in Calabria o, nei giorni scorsi, l'affondamento di un'imbarcazione al largo delle coste greche, con la scomparsa di almeno 600 persone. E non dobbiamo dimenticare gli oltre 65.000 morti e dispersi dal 1990 a oggi registrati sia nel Mediterraneo che lungo le rotte di terra che portano i migranti nel cuore dell'Europa».
Nei giorni in cui i governi sono alle prese con delicate decisioni in materia di accoglienza dei migranti, la Comunità di Sant'Egidio chiede, anche attraverso questi momenti di preghiera, maggior senso di responsabilità e determinazione nel salvare e integrare chi fugge dalle guerre e dalla miseria. «Occorre ampliare i corridoi umanitari, permettendo alle persone di entrare nei nostri Paesi attraverso canali regolari e senza subire continue violazioni dei diritti umani che li trasformano in persone invisibili, svuotate di storia e di diritti», concludono. -
 

[ Francesca Rivano ]