Le mamme della rete di Sant'Egidio cuoche volontarie per chi ha bisogno

Si potrebbero chiamare "le volontarie dei fornelli" le signore della Roma bene che offrono il loro tempo e le loro qualità culinarie al servizio di chi un piatto caldo, e neanche freddo, non ce l'ha né a pranzo né a cena. Hanno iniziato a cucinare per i bisognosi della città durante il periodo dell'emergenza Covid-19. Quando era tutto chiuso e i senza fissa dimora che prima stazionavano davanti a bar, forni, pizzerie e alimentari per poter avere qualcosa da mangiare - un cornetto, un panino, un pezzo ai pizza - si erano ritrovati senza niente.
Per questo i giri dei volontari per distribuire il cibo in tutta la Capitale si erano moltiplicati e i centri di distribuzione da tre erano diventati 28, tutti attualmente attivi. Per rifornirli servivano proprio delle cuoche volenterose. E l'appello è stato accolto subito: a centinaia hanno offerto la propria disponibilità.
«Era marzo del 2020, pochi giorni dopo il primo lockdown, quando queste persone hanno iniziato a cucinare per sostenere il servizio delle cene itineranti per i senza dimora della Capitale - racconta a Specchio Alex Moscetta volontario di Sant'Egidio e coordinatore della "rete culinaria" -. Cominciando da alcune mamme di Roma Nord- Parioli tante persone si sono unite nel preparare pasti caldi e di qualità per le distribuzioni itineranti nelle stazioni del martedì e nei quartieri il giovedì. Si è arrivati fino a 400 persone - continua Moscetti - e oggi oltre 250 partecipano settimanalmente al servizio di preparazione pasti: primo, secondo e contorno, e tanti dolci. Tante sono mamme di bambini piccoli che con lo smart working o nei weekend preparano i pasti. Si sono uniti anche alcuni ristoratori, forni e pizzerie, pensionate e coppie di professionisti». Realizzati interi menu con minestre, pasta, carne, verdure e dessert per tutti i gusti e ogni tradizione religiosa.
«Ciò che si riceve in cambio non ha prezzo - spiega Patrizia, trentenne romana pariolina e mamma di due bambine -. Mettermi con le mie figlie ogni settimana a cucinare e consegnare pasti per i nostri amici di strada è una gioia immensa. Scopriamo il valore del messaggio "c'è più felicità nel dare che nel ricevere ». Il sostegno a Sant'Egidio continua anche in altri ambiti: per cene complete per le accoglienze notturne a Trastevere, per la distribuzione della spesa solidale alle famiglie, per la raccolta di torte fatte in casa.
Le cuoche di buona volontà naturalmente cucineranno anche centinaia di porzioni di lasagne e polpettoni (trovando spesso materie prime offerte da commercianti e produttori di buona volontà) per il tradizionale pranzo di Natale dedicato ai poveri che da 40 anni, dal 1982, si ripropone nella basilica romana di Santa Maria in Trastevere. Anche quest'anno si può contribuire inviando un sms o chiamando il numero 45586. Per regalare un pasto abbondante a chi non può permetterselo. E per donare un momento di vera solidarietà concreta a chi ha bisogno dell'aiuto di tutti. Per nutrire il corpo ma soprattutto l'anima.


[ Luisa Mosello ]