Sant'Egidio, è allarme per le nuove povertà: «Bisogni in aumento»

Rapallo: seguite 125 famiglie, quattro in più negli ultimi giorni
«Chiedono aiuto sia italiani, sia stranieri: chi non trova lavoro e chi ce l'ha stagionale» «Il caro bollette per ora è calmierato ma temiamo che debba ancora venire il peggio»

Le associazioni che seguono chi ha bisogno stanno facendo i conti con il dilagare della povertà. L'interruzione del reddito di cittadinanza, se verrà confermata per tutti coloro che siano nelle potenziali condizioni di lavorare, potrebbe avere l'effetto di convogliarne qualcuno verso regolari attività retribuite, ma anche quello di aumentare i poveri presenti sui territori. Chi già dice di constatare un aumento dei bisogni, dopo il Covid e con la nuova ondata di inflazione, è la Comunità di Sant'Egidio, nella sua sede di Rapallo, dove, ogni due settimane, si tiene una distribuzione di prodotti di prima necessità.
«Constatiamo un accesso crescente di nuclei familiari — spiega Sandro Secchi — Del resto, trovare soldi è sempre più difficile e ne vediamo le conseguenze. Fanno riferimento a noi 125 nuclei familiari. Sono aumentati di quattro proprio negli ultimi giorni». Come nella vocazione della comunità, Sant'Egidio va incontro anche ai senzatetto, portando loro generi di conforto, e organizzando eventi speciali, come i tradizionali pranzi di Natale dell'associazione, dove nessuno deve sentirsi escluso o emarginato.
Quello che sembra emergere, però, è un crescente disagio anche tra quanti una casa ce l'hanno: «Non stiamo a parlare — riprende Secchi—delle spese improvvise. Davvero tantissime persone non sanno come far fronte all'imprevisto, dalla rottura dell'elettrodomestico al mobile da sostituire. Facciamo da tramite con chi, magari, dismette qualcosa e può offrirlo. Ma non avendo un magazzino è un'operazione difficile, da concludere con passaggio diretto». I nuovi poveri sono, ovviamente, persone escluse dal mercato del lavoro nelle dinamiche che esso sta assumendo, oppure nella condizione di non poter dare continuità al proprio reddito: «Ultimamente si è rivolta a noi una trentenne, italiana, senza lavoro, vicina di casa di un'altra nostra amica che le ha segnalato la presenza a Rapallo di Sant'Egidio. Oppure, un uomo originario del Bangladesh, cuoco, anche bravo: finita la stagione, non ha più il lavoro e non può contare su risparmi consolidati. Le famiglie straniere sono, tendenzialmente, più numerose, quindi, se contiamo i singoli, assistiamo più persone di origine estera, ma se contiamo i nuclei familiari non c'è grande differenza tra il numero degli italiani e quello degli stranieri. Io comunque temo che il peggio debba ancora venire. Le ultime bollette tutelate sono andate ad esaurirsi e ne vedremo le conseguenze».
Altra ondata significativa è stata, chiaramente, quella delle famiglie ucraine giunte a seguito della guerra. Certo, loro, come tanti altri, accedono anche alla distribuzione dell'Emporio solidale della Consulta del volontariato, «ma hanno bisogno anche di un supporto in più — prosegue Secchi — Peraltro, sono molto volenterosi. Le famiglie che risiedono a Montallegro vengono anche ad aiutarci a scaricare».
Anche i volontari del progetto Pane nostro, legato alle parrocchie di Santa Margherita, segnalano che l'ultimo, significativo, aumento di accessi alle distribuzioni di generi di prima necessità è legato all'arrivo dei profughi dell'Ucraina: «Con la loro aggiunta — raccontano — siamo sulla settantina di famiglie assistite con la distribuzione, che abbiamo organizzato su tre giorni alla settimana invece di tre. Per ora il dato è sostanzialmente costante. Dobbiamo valutare l'impatto dell'inflazione e delle bollette, anche sulle famiglie del territorio. Chiaramente, per un sammargheritese, quella di rivolgersi a noi, persone conosciute, potrebbe essere davvero l'ultima opzione da prendere in considerazione».
Al Centro di ascolto della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio, di Rapallo, sono arrivate le prime bollette un po' più elevate di chi chiede aiuto per pagarle ma, secondo il parroco, don Stefano Curotto, ancora non c'è una ondata davvero travolgente. Si guarda con preoccupazione all'inverno. 


[ Simone Rosellini ]