Sant'Egidio, appello web per Kiev città aperta

Sant'Egidio, appello web per Kiev città aperta

Raccolta fondi

«Il destino di Kiev non lascia indifferente chi, da oriente e da occidente, guarda con passione e coinvolgimento alla città e alla sua gente. Dopo Sarajevo, dopo Aleppo, non possiamo assistere nuovamente all'assedio di una grande città. Gli abitanti di Kiev chiedono un sussulto di umanità». È questo un passaggio dell'appello on-line lanciato da Andrea Riccardi e dalla Comunità di Sant'Egidio per chiedere che Kiev sia proclamata "città aperta".
Nel frattempo proprio da Sant'Egidio arriva la notizia che «in poche ore» ha ricevuto «decine di offerte» la richiesta lanciata sui social) per cercare «case e stanze a Varsavia e in altre città, ed accogliere così gli ucraini in fuga dalla guerra». La comunità «da anni sostiene a distanza una rete di case famiglia a Kiev: oggi sono in pericolo» e anche per loro viene chiesto aiuto.
Si può donare online all'indirizzo http://segidio.it/EtVh. Oppure alla pagina Facebook di Sant'Egidio dal titolo "Accogliamo i profughi dell'Ucraina". Si può anche donare con bonifico alla Comunità di S. Egidio (Iban: IT 67 D 07601 03200 000000807040 intestato a Comunità di S. Egidio Acap Onlus, causale "Aiuti all'Ucraina")