Fu lasciata morire perché era sporca: messa per la clochard Modesta Valenti

Fu lasciata morire perché era sporca: messa per la clochard Modesta Valenti

IL CASO
Ieri mattina, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, volontari della Comunità di Sant'Egidio insieme a senza fissa dimora «si sono raccolti attorno alla memoria di Modesta Valenti, la donna che morì 39 anni fa alla stazione Termini perché, essendo sporca, l'ambulanza si rifiutò di portarla in ospedale». È quello che spiega in una nota la storica comunità di Sant'Egidio. «Insieme al nome di Modesta Valenti, sono stati letti i nomi di alcune fra le tante persone che da allora sono morte in strada nella Capitale, fino a quelle di questo ultimo inverno».
IL RICORDO
In ricordo di tutte le vittime, senzatetto, morte nell'indifferenza, sono state accese cande le davanti all'icona dipinta in onore di Modesta. «Gesù, respinto a Nazareth dai suoi concittadini - ha detto don Vittorio Ianari - si ritrovò per strada provando lo stesso rifiuto e la stessa emarginazione vissuta da Modesta, ma lottò perché quella esclusione non fosse l'ultima parola». 
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«La strada non può essere una condanna. Lo dimostrano i tanti ex senza fissa dimora aiutati ad uscirne, circa 300, solo a Roma, ossia coloro che hanno trovato un tetto nelle convivenze e nei rifugi notturni aperti da Sant'Egidio negli ultimi anni».
LE VITTIME
«In questo inverno, segnato ancora dai gravi effetti della pandemia - spiegano dalla celebrazione di Trastevere - parte un nuovo appello contro l'indifferenza rivolto a tutti i cittadini e alle istituzioni al fine di trovare soluzioni alloggiative. Una mobilitazione che continuerà nelle prossime settimane, non solo a Roma ma anche in diverse città italiane, dove verranno celebrate altre liturgie in memoria di Modesta».
Sul sito www.santegidio.org i primi appuntamenti.

 
 

[ CR. ]