Migranti: Sant'Egidio, corridoi danno segno Italia unita

Viceprefetto Candura, sono modello italiano accoglienza

"Oggi siete arrivati in Italia e trovate ad accogliervi un Paese unito: i corridoi umanitari danno il segno di un'Italia unita attorno a voi e mostrano la grande tradizione umanistica, civile e cristiana del nostro Paese." E' quanto ha riferito il presidente della comunita' di Sant'Egidio durante l'accoglienza all'aeroporto di Fiumicino dei 58 rifugiati siriani, la meta' dei quali bambini.
Si tratta di famiglie provenienti dalla zone di guerra della Siria che ora troveranno una collocazione in diverse regioni italiane, tra cui il Piemonte, il Lazio e la Calabria. 
"Avete saputo che attorno al tema dei profughi il Mondo e' diviso - ha sottolineato Impagliazzo - ma oggi voi trovate qui un'Italia unita; perche' tutto il nostro Paese e' d'accordo sui corridoi umanitari e non e' poco. Con questi corridoi si dimostra una cosa: fare bene il bene e' possibile. Finora hanno accolto piu' di 2500 persone. Sono storie di successo, di accoglienza e di integrazione che hanno aiutato anche l'Italia. Voi oggi qui rappresentate milioni di siriani che sono ancora profughi tra Turchia, Giordania e Libano - ha concluso Impagliazzo - Rappresentate, quindi, una piccola fonte di speranza che noi vorremmo diventi un grande fiume di solidarieta' europeo."
Da parte sua il Viceprefetto Donatella Candura ha riferito che "lavorare dal 2015 ai corridoi umanitari  e' stata una grande opportunita' - ha detto -  Cio' ha permesso a persone bisognose di protezione internazionale di ricominciare una nuova vita: e' il modello italiano di accoglienza."

"Questa e' la parte piu' bella di questo modo di gestire i corridoi umanitari: il fatto che c'e' un progetto di vita e che l'Italia vi offre l'opportunita' di un esistenza migliore con noi italiani, con i vostri figli che cresceranno insieme con i nostri".  
Lo ha detto all'aeroporto di Fiumicino la Vice Ministra per gli affari Esteri, Emanuela Del Re, nel corso della cerimonia di accoglienza dei 58 rifugiati siriani giunti oggi in Italia da Beirut.
"Avete attraversato tante esperienze difficili, ma finalmente siete qui: siamo molto felici di accogliervi perche' siamo tutti una grande famiglia - ha aggiunto Emanuela Del Re - Il Ministero degli esteri sostiene veramente con tanta forza questo progetto, con il sostegno importantissimo di tutte le associazioni:
Sant'Egidio, Federazione delle Chiese valdesi,il Ministero degli Interni e tutta la nostra comunita' italiana. Ogni persona e' importante per noi, per questo continueremo a fare questo esercizio dei corridoi umanitari. Ci crediamo talmente tanto che vorremmo portare questo modello italiano in Europa e fare in modo che anche altri Paesi capiscano che questo e' veramente  un buon modello."