Sabato 27 settembre, nel cuore di Buenos Aires, la chiesa di San Ignacio si è riempita di volti, voci e storie diverse: il “popolo di Sant’Egidio” si è ritrovato per celebrare il 57° anniversario della Comunità. C’erano adulti e anziani dei quartieri, famiglie intere, bambini delle Scuole della Pace, giovani per la pace e tanti amici senza dimora. Accanto a loro, non sono mancati diplomatici e rappresentanti delle istituzioni, segno di un legame che unisce la Comunità non solo ai più poveri ma anche alla vita sociale della città.
Nel messaggio inviato per l'occasione il Capo di Governo della città di Buenos Aires ha ringraziato Sant’Egidio per il lavoro a favore degli ultimi e per l’impegno nel tessere legami di solidarietà nelle periferie urbane. Durante la celebrazione eucaristica, il vescovo ausiliare mons. Alejandro Giorgi ha invitato tutti a sentirsi “profeti e artigiani di pace”, riconoscendo in Sant’Egidio una presenza significativa per la Chiesa di Buenos Aires.
Nel corso della liturgia è risuonato anche il ricordo del beato Floribert Bwana Chui, giovane congolese della Comunità che, con la sua testimonianza fino al martirio, continua a parlare di speranza e di amicizia con i poveri. La sua memoria è stata indicata come un esempio concreto per i tanti giovani presenti, chiamati a costruire una società più umana e fraterna.