MONDO

In Pakistan, nella regione prossima al confine indiano, gravemente colpita dalla recente alluvione, le Comunità di Sant'Egidio di Islamabad e Sialkot portano aiuti di emergenza

Nei villaggi più isolati non erano ancora arrivati aiuti

 

Le Comunità di Sant'Egidio di Islamabad e Sialkot hanno recentemente visitato le aree colpite dalle alluvioni lungo il confine indo-pakistano, portando aiuti di emergenza alle famiglie devastate dalle inondazioni. La missione ha raggiunto, oltre alle aree urbane più povere, anche tre villaggi remoti —Kundanpur, Rajkot e Siyali—aree rimaste prive di soccorso a causa della loro posizione e della gravità delle inondazioni.
 
Non era facile raggiungere le aree alluvionate. Più volte il veicolo che trasportava gli aiuti ha incontrato blocchi stradali, per crolli e frane causati dalle piogge continue.
 
Nei tre villaggi, i volontari hanno trovato distruzioni diffuse. Le case erano state parzialmente o completamente distrutte, lasciando le famiglie esposte alle intemperie senza necessità di base. Sono stati portati aiuti alimentari, riso e acqua potabile ai residenti colpiti, famiglie cristiane e musulmane.
 
Sant'Egidio era la prima organizzazione di soccorso a raggiungere queste comunità - aree già molto povere e isolate -  dall'inizio delle inondazioni, circa due settimane fa.
 
La missione ha evidenziato l'urgente necessità di incrementare le operazioni di soccorso nella regione. Le Comunità di Sant'Egidio del Pakistan uniranno i loro sforzi per garantire un sostegno coordinato e a lungo termine, che aiuti la ricostruzione.