COMUNICATI STAMPA

A Roma in corso il Global Friendship con 1200 giovani da 12 paesi europei

Grande attesa per il Peace Mob stasera al Pantheon - ieri l’inaugurazione con il presidente Marco Impagliazzo

 

Una vivace assemblea alla Nuvola all’Eur, con traduzione simultanea in 11 lingue, ha dato il via ieri al convegno internazionale “Global Friendship Peace Hope”, promosso dai Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio. Sono convenuti a Roma, durante il Giubileo della Speranza, studenti delle scuole superiori e universitari da 12 paesi europei, con una numerosa delegazione dall’Ucraina – 120 ragazze e ragazzi – e rappresentanti anche da Africa, America Latina e Asia.

Nel suo intervento di apertura, il presidente della Comunità Marco Impagliazzo si è chiesto: “Cosa può fare un giovane nel mondo di oggi? Qual è la sua forza? C'è un clima di rassegnazione e cinismo che circonda i giovani. Un clima pesante, inquinato da giudizi severi, un clima che schiaccia sogni e speranze”. Di fronte a un male così grande, “che spinge alla rassegnazione e all’irrilevanza”, il presidente della Comunità ha invitato i giovani “a investire nella fraternità, nella gratuità e nell’amore, perché il legame non è una costrizione ma una liberazione che connette al resto del mondo”. Ricordando le parole di Floribert Bwana Chui, il giovane della Comunità di Sant’Egidio di Goma, in Congo, martire nel 2007 perché si oppose ad un tentativo di corruzione e recentemente beatificato, Marco Impagliazzo ha affermato: “Rispetto alla violenza, all’oblio, alla dimenticanza degli altri, c’è sempre un’altra strada. Quella della speranza, fondamento di ogni cambiamento positivo nel mondo”.
 
Il convegno proseguirà stamattina con un’assemblea con il fondatore della Comunità Andrea Riccardi e nel pomeriggio con gruppi di confronto su diverse tematiche, dall’ecologia alle migrazioni, dalla povertà alla pace. Grande attesa per il Flash Mob per la Pace in piazza del Pantheon, oggi a partire dalle 18,30, con testimonianze sul lavoro per la pace e la resistenza alla violenza in Ucraina, Afghanistan e America Latina.
 
Domani il passaggio della Porta Santa nella basilica di San Pietro, seguito dalle visite culturali alla città, con dieci diversi itinerari storico-artistici, la liturgia eucaristica e la festa in piazza Santa Maria in Trastevere.