Giubileo dei Giovani, la domanda di pace dei giovani di tutto il mondo negli incontri di dialogo e di preghiera con i “Giovani per la Pace” di Sant’Egidio

La conclusione del Giubileo con la veglia a Tor Vergata e la liturgia con papa Leone

 

Il Giubileo dei Giovani che riunisce in questi giorni migliaia di ragazzi di ogni provenienza a Roma, ha evidenziato, insieme alla gioia di incontrarsi, quanto nei giovani sia diffusa la speranza di un futuro di pace e di un mondo accogliente nei confronti dei più fragili.

Domande raccolte dai Giovani per la Pace di Sant'Egidio che hanno organizzato lungo tutta la settimana incontri, momenti di dialogo e di preghiera, serate musicali e feste a cui ha partecipato un gran numero di ragazzi di ogni provenienza che ha pacificamente invaso Trastevere, con il suo carico di entusiasmo e di speranza.
Ogni giorno, dalle 18 alle 20, pellegrini di diverse parti d'Europa e del mondo hanno preso parte la preghiera per la pace nella basilica di Santa Maria in Trastevere dove venivano ricordati tutti i Paesi del mondo colpiti da guerre e violenze.
Le conferenze su alcuni temi cari alla Comunità - la storia del beato Floribert Bwana Chui, giovane congolese della Comunità di Sant’Egidio, martire difensore dei poveri, l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, la riflessione sulle “periferie della vita”, gli anziani e i bambini - hanno suscitato tante domande e un desiderio di partecipazione che ha unito giovani provenienti da diverse origini e culture.

Ogni sera, al termine della preghiera serale della Comunità, la piazza di Santa Maria si è animata delle musiche e dei canti di migliaia di ragazzi. Questa settimana di incontri, festa e riflessione e preghiera si conclude sabato sera con la grande veglia a Tor Vergata, e la celebrazione della liturgia domenica mattina con Papa Leone.