SENZA DIMORA

In tanti a Trastevere alla liturgia per ricordare Modesta Valenti: dalla sua memoria un movimento di solidarietà che ha aiutato tanti a trovare una casa

 

Centinaia di persone senza fissa dimora, insieme a tanti loro amici, si sono raccolti a Santa Maria in Trastevere per ricordare Modesta Valenti. Letti i nomi di chi, nel corso degli anni, ha perso la vita nella strada. Impagliazzo: “Dalla memoria di Modesta è cresciuto un movimento di solidarietà per trovare soluzioni e aiutare tanti a trovare una casa”.

A 42 anni dalla sua scomparsa, in tanti, amici, volontari e persone senza fissa dimora, hanno reso omaggio domenica 2 febbraio, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, a Modesta Valenti, la donna che il 31 gennaio 1983 morì alla stazione Termini perché, essendo sporca, le furono rifiutati i soccorsi. Insieme a lei, durante la celebrazione, promossa come ogni anno dalla Comunità di Sant’Egidio, sono stati ricordati i nomi di alcune fra le tante persone morte in strada a Roma negli ultimi anni. Per ognuna di loro è stata accesa una candela davanti all’icona di Maria Madre della Misericordia, dipinta proprio in onore di Modesta. “La memoria di Modesta ha spinto tanti a interessarsi di chi è più ai margini della nostra città e ha suscitato un movimento di solidarietà, per trovare soluzioni e aiutare molte persone senza dimora a trovare una casa”, ha detto il presidente della Comunità Marco Impagliazzo.

Nell’omelia, in un clima di grande partecipazione e commozione, don Vittorio Ianari ha ricordato l’importanza dell’abbraccio e della vicinanza di cui tanti che vivono in difficoltà, nelle strade delle nostre città, hanno bisogno: “Il compimento di ogni incontro è l’abbraccio che vince la solitudine e aiuta a risollevarsi perché non c’è nessuna condizione, anche la più difficile, da cui non si può uscire”. “Gesù – ha sottolineato – non si tira mai indietro, è sempre attento di fronte a chi ha bisogno e a chi è malato: lo incontra e lo guarisce. Ma chiede anche a tutti noi di fare lo stesso, di non voltarsi mai dall’altra parte”. Al termine tutti sono usciti dalla basilica con un fiore benedetto, segno di protezione per la vita di ognuno, in particolare di chi è più povero e fragile. Insieme, volontari e senza dimora, si sono poi diretti verso la mensa di via Dandolo per pranzare insieme.

Alla celebrazione di Santa Maria in Trastevere se ne aggiungono altre in diversi quartieri di Roma e in altre città italiane ed europee. Fin da oggi si sono svolte celebrazioni a Milano e a Barcellona e nelle prossime settimane sono previsti appuntamenti in diversi luoghi. Qui tutti gli appuntamenti