Una delegazione della Comunità di Sant’Egidio, ha incontrato il 20 gennaio a Maputo il nuovo presidente del Mozambico, Daniel Francisco Chapo.
Un incontro che si inserisce nell’impegno per la pace e lo sviluppo del paese che la Comunità svolge fin dagli anni ’80 e che non solo non si è mai interrotto, ma si è andato intensificando e, in particolare negli ultimi anni, ha visto Sant’Egidio vicina in particolare alle popolazioni colpite dalla violenza nel Nord del Paese.
Nel corso del lungo colloquio con la delegazione, composta da Maria Chiara Turrini, Rolando Curzi e Nelson Moda, il presidente ha mostrato una chiara consapevolezza del ruolo svolto dalla Comunità, che lui stesso ha avuto modo di incontrare in numerosi scenari, a partire dalla pace firmata nel 1992. Si è inoltre soffermato in particolare sull’importanza dei programmi DREAM e “Bravo!”, che rispondono ad esigenze primarie per lo sviluppo del Mozambico.
Nell’anno appena iniziato, che segna il 50mo anniversario dell’indipendenza, si avverte l’esigenza di procedere a riforme che contribuiscano all’armonia sociale e allo sviluppo del paese, perché, ha affermato: “Non c’è sviluppo senza pace”. In questo senso, la presenza della Comunità di Sant’Egidio rappresenta una risorsa per il presente e il futuro del Mozambico.