EVENTI

Oltre il Male: un dialogo per riparare il mondo

 

 

Il 4 dicembre 2024, nella Sala Benedetto XIII di San Gallicano, la presentazione del libro Oltre il Male di Edith Bruck e Andrea Riccardi ha offerto uno spazio di riflessione. L’evento, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti di spicco, uniti nel dialogo su temi universali come la memoria della Shoah, il significato del male e il valore della pace.

Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, ha sottolineato l’importanza del luogo stesso, che quotidianamente ospita corsi di lingua per migranti, come simbolo di inclusione e incontro. Impagliazzo ha definito il libro come un’opera che non si limita a denunciare il male storico della Shoah, ma che offre chiavi di lettura per affrontare le ombre che attraversano il nostro presente.

Aldo Cazzullo ha colto l’occasione per leggere una poesia di Edith Bruck, riportando il pubblico all’Ungheria degli anni ’30, quando l’antisemitismo iniziava già a segnare le vite degli ebrei. Ha raccontato episodi toccanti del libro, evidenziando il peso delle circostanze storiche che hanno portato al male assoluto della Shoah. Con un richiamo forte alla responsabilità delle nuove generazioni, ha sottolineato l’urgenza di mantenere viva la memoria: "Attenzione, con la perdita degli ultimi testimoni diretti della Shoah, rischiamo che questa memoria si affievolisca o, peggio, venga negata".

La filosofa Donatella Di Cesare ha offerto una lettura profonda del libro, riconoscendolo come un dialogo tra due testimoni di epoche e culture diverse, uniti dalla convinzione che si possa "riparare il mondo". Ha parlato del tiqqun olam, l’antico concetto ebraico che invita a trasformare le ferite del passato in un percorso di riparazione e speranza. "In ogni corazza c’è una incrinatura," ha citato dal libro, sottolineando come Bruck e Riccardi non si limitino a denunciare il male, ma indichino vie d’uscita, anche nelle situazioni più tragiche.

Anna Foa ha letto il libro come un confronto tra due mondi: quello dell’ebraismo dell’Europa orientale, raccontato da Edith Bruck con struggente sincerità, e quello del cattolicesimo italiano, rappresentato dall’impegno di Andrea Riccardi. Ha riflettuto sull’antisemitismo, osservando come esso si manifesti oggi in forme diverse, spesso legate alle tensioni geopolitiche. "La Shoah ci insegna che il male si nasconde anche nelle azioni quotidiane, e che ogni persona ha il potere di scegliere come reagire".

Il giornalista Giorgio Zanchini ha posto due domande stimolanti agli autori. A Edith Bruck ha chiesto se, come sosteneva Primo Levi, il male emerga solo dalle circostanze o se sia già presente nell’individuo. A Riccardi, invece, ha chiesto se sia possibile considerare alcune guerre come giuste.  Bruck ha ribadito che il male, per emergere, deve già esistere dentro di noi, mentre Riccardi ha insistito sul fatto che la guerra lascia sempre il mondo peggiore di come lo trova, anche quando nasce con buone intenzioni.

Edith Bruck ha commosso il pubblico con il racconto di episodi vissuti nei campi di concentramento, che ha definito le "cinque luci" della sua vita. Ha ricordato come anche nel buio più profondo si possano trovare gesti di umanità. "Il male è in noi," ha affermato con forza, "ma è il bene che dobbiamo alimentare ogni giorno". Ha parlato del valore della vita, che si comprende davvero solo quando si rischia di perderla, e della necessità di trasmettere ai giovani un messaggio di speranza e responsabilità.

Andrea Riccardi ha riflettuto sulla natura della guerra, definendola "l’incarnazione del male". Ha ricordato il prezzo altissimo pagato dai popoli coinvolti nei conflitti, come in Ucraina e in Medio Oriente, e ha denunciato il rischio di abituarsi al male, rendendolo parte della normalità. "Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo trova," ha detto, invitando tutti a lavorare per la pace attraverso il dialogo e la diplomazia.

La presentazione si è conclusa con un richiamo corale alla responsabilità di ciascuno nel riparare il mondo, un passo alla volta. Oltre il Male non è solo un libro sulla Shoah o sulla guerra, ma un invito a riconoscere l’importanza di piccoli gesti di bene che, messi insieme, possono fare la differenza. Come ha detto Edith Bruck: "Facciamo questo poco di bene, goccia dopo goccia. È così che possiamo riparare il mondo".

IL VIDEO COMPLETO