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Forum 15 - Le religioni possono resistere al male

Come le religioni possono resistere al male? E’ la domanda che ha animato un confronto guidato dal teologo Armand Puig I Tarrech con Mohamed Sammak, consigliere politico del gran mufti del Libano, il vescovo luterano Bedford-Strohm, il metropolita ortodosso rumeno Joan e il direttore del Centro Anglicano a Roma, Ian Ernest

 

 

Come le religioni possono resistere al male? E’ la domanda che ha animato un confronto guidato dal teologo Armand Puig I Tarrech. Venuto a Parigi dal Libano aggredito dalla violenza, Mohamed Sammak, consigliere politico del gran mufti del Libano, si chiede: "Non so come la religione possa essere usata per resistere al male, quando essa stessa è considerata da molti come il male". I terroristi “hanno usato l'Islam contro i musulmani stessi" e, anche se c'è voluto tempo per avere una reazione a questa modalità, quando essa si è verificata "ha portato a un nuovo concetto dell'Islam stesso".
Per il vescovo luterano Bedford-Strohm ci domandiamo “come reagire all’estrema brutalità degli assassinii del 7 ottobre" ma "allo stesso tempo, ci sono buone ragioni per deplorare la risposta assolutamente sproporzionata del governo israeliano agli attacchi di Hamas". Tutto reclama di resistere al male.  “Non accusiamo metalli freddi e inerti – sottolinea il metropolita ortodosso rumeno Joan - ma quelle coscienze che si nutrono del sangue innocente dei nostri simili. Forse l’industria più redditizia al mondo è la produzione di armi. Ecco, alcuni sanno trarre profitto dal sangue, dalle ferite e dalla morte”. Per resistere al male, insisite il direttore del Centro Anglicano a Roma, Ian Ernest, “siamo tutti invitati, indipendentemente dalla nostra appartenenza religiosa, a servire gli altri senza contare i costi".