MONDO

La gratitudine del contingente italiano in Libano alla Comunità per l'invio di medicinali e altri aiuti alla popolazione libanese provata dalla crisi economica e dalla guerra

La lettera del generale Fontana al presidente di Sant'Egidio

Negli ultimi mesi, la Comunità di Sant'Egidio ha inviato aiuti umanitari in Libano, per sostenere, tramite il contingente italiano e i Caschi Blu, la popolazione libanese provata da tante sofferenze.

A seguito di questa iniziativa di solidarietà, il generale Enrico Fontana ha inviato una lettera di ringraziamento al presidente Marco Impagliazzo. Il materiale inviato, scrive il generale, "distribuito dai nostri Caschi Blu sul territorio del settore occidentale di UNIFIL, sta alleviando le sofferenze di chi, in un lungo periodo segnato da una dirompente crisi economica, dagli esiti della recente pandemia e, adesso, da un conflitto a cavallo della linea di demarcazione tra Libano meridionale e Israele (Blue Line) che si sta protraendo da oltre sette mesi, è stato costretto ad abbandonare le proprie case rifugiandosi più a nord oppure, privo di risorse, è costretto a rimanere in aree esposte agli scontri quotidiani".

Si tratta di un "segno di vicinanza e solidarietà al Popolo libanese in difficoltà, senza distinzione alcuna e tramite un approccio sempre inclusivo che valorizza la parte migliore di noi Italiani, quali portatori di valori positivi come l'attenzione e la cura verso il prossimo, soprattutto nei confronti dei più fragili".

La lettera si conclude con "la preghiera di voler portare il nostro saluto e il nostro ringraziamento a tutte le meravigliose persone che contribuiscono a tali iniziative, rinnovo la mia più sentita ammirazione per aver contribuito in maniera determinante all'assolvimento di uno dei più importanti compiti tra quelli previsti dal mandato delle Nazioni Unite, ossia quello di assistere la popolazione".

Testo integrale della lettera: