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Giornata mondiale del libro: qualche consiglio di lettura

Ogni anno, il 23 aprile, celebriamo la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore, un'occasione per riflettere sull'importanza della lettura e del suo ruolo nella nostra vita. Istituita dall'UNESCO nel 1995, questa giornata coincide con la morte di tre giganti della letteratura mondiale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega, scomparsi tutti lo stesso giorno nel 1616.

Da sempre la Comunità di Sant'Egidio fa cultura attraverso la pubblicazione di libri che vanno dal tema della spiritualità a quelli della solidarietà.
Quest'anno, 2024, proponiamo la lettura dei seguenti libri:

PRIÈRE, PAUVRES, PAIX

L'Abécédaire de Sant'Egidio

1968. All'indomani del Concilio Vaticano II e nel pieno del tumulto studentesco, la Comunità di Sant'Egidio nasce per iniziativa di Andrea Riccardi, desideroso di rileggere il Vangelo e di incontrare le marginalità romane. Cinquantacinque anni dopo, la piccola associazione benefica è diventata un'organizzazione strutturata, presente in settanta paesi.

Come è passata a un'azione mondiale al servizio del dialogo interreligioso e della pace, riconosciuta dal Vaticano e supportata da numerosi stati e organizzazioni internazionali? Come si spiega questa forza tranquilla che le permette al contempo di organizzare la lotta contro la pandemia dell'AIDS e la pena di morte, restando fedele alla sua vocazione primaria al servizio dei poveri?
Per la prima volta, uno storico, Jean-Dominique Durand, decodifica l'avventura eccezionale di questa comunità attraverso 100 parole chiave. Queste permettono di scoprire questo impegno cattolico senza complessi. Egli traccia in modo inedito la storia della Comunità di Sant'Egidio di cui è un amico stretto.
Un'opera indispensabile.

Professore emerito di storia contemporanea all'Università di Lione 3, Jean-Dominique Durand è stato consigliere culturale dell'Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, direttore dell'Istituto culturale Saint-Louis de France a Roma e vice sindaco di Lione con Gérard Collomb. Attualmente è presidente dell'Amicizia ebraico-cristiana di Francia.

 

 

 

 

 


Dio non ci lascia soli. Riflessioni di un cristiano in un mondo in crisi

«Questo non è un libro di teologia, tuttavia Gesù, la sua tenerezza e la sua vicinanza a ognuno di noi sono molto presenti in queste pagine in cui si parla di solitudine e di amore, quell'amore così desiderato ma che a volte sembra difficile da trovare. Mi arrivano molte domande, da tante persone diverse. Quasi sempre sono anche quelle che io stesso mi sono posto e con cui mi confronto, e tutte mi fanno pensare di più. Queste riflessioni sono cresciute camminando tra la gente, a Bologna, in Italia, nel mondo, e ho pensato di condividerle. C'è dentro anche un po' della mia vita, una vita iniziata a Roma poco prima del Concilio Vaticano II, e cresciuta - ne sono grato a Dio e a tanti - dentro un tempo, che cominciava allora, di simpatia e apertura al mondo. Era la "primavera della Chiesa", dentro una primavera globale, annunciata da un papa santo, Giovanni XXIII, che desiderava una Chiesa "di tutti e particolarmente dei poveri". Ma non è una stagione del passato, anche se tante cose sono cambiate. È possibile anche oggi. Come?». In questo libro, nato da uno sguardo affettuoso per un presente complicato, il cardinale Zuppi, con uno stile diretto, grande cultura teologica e storica e finezza umana - che si traduce sempre in una capacità di prendere sul serio le domande degli altri -, offre le sue riflessioni per affrontare quella che lui stesso definisce la «pandemia dell'infelicità» del nostro tempo. Pagine piene di speranza che si rivolgono a tutti - credenti, credenti a modo proprio, scettici, non credenti - e disegnano un cammino oltre la violenza, l'aggressività, la solitudine, verso un futuro migliore, un futuro di pace.

 

 

 

 

 

 

 


LE GUARIGIONI NELLA BIBBIA

Da Giobbe a Gesù

Questo libro si rivolge a chiunque abbia fatto esperienza della malattia nell’arco della propria esistenza o a chi ne sia stato in qualche modo coinvolto. Si rivolge, quindi, a tutti. Di qui la domanda stringente dell’essere umano sul perché del dolore, della sofferenza e del male. Con Giobbe, Paolo, ma soprattutto attraverso l’incontro di Gesù con i malati – L’indemoniato di Gerasa, I lebbrosi, L’epilettico indemoniato, La donna guarita, Il buon samaritano, Il paralitico di Cafarnao, Il cieco nato, Maria di Magdala... – gli Autori mostrano che la Bibbia è sempre una risposta sapiente alle domande esistenziali dell’uomo e della donna. Comprendere questi interrogativi è una preziosa indicazione per essere “prossimo” a chi è malato. Di più: è una rivelazione, uno sguardo alternativo sulla realtà umana.

Maria Cristina Marazzi, medico e docente universitario, autrice di numerosi testi scientifici, è consulente nell’ambito di diversi progetti nazionali ed internazionali di solidarietà, legati all’impegno della Comunità di Sant’Egidio, verso le fasce più deboli della società.

Ambrogio Spreafico, biblista e docente di Sacra Scrittura, è vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri. Autore di commentari biblici sull’Antico Testamento, è membro della Congregazione delle Cause dei Santi, dal 2016 è Presidente della Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana.

Francesco Tedeschi, sacerdote e docente di Liturgia e di Teologia Sacramentaria, con la Comunità di Sant’Egidio svolge attività pastorale e di sostegno agli anziani.

 

 

 

 

 


SANT'EGIDIO. LA STORIA, IL CULTO, LE FONTI

In una piccola piazza di Trastevere, a Roma, vi è una chiesa dedicata a sant'Egidio. Oggi è un luogo significativo per la Comunità che vi prende il nome e che ha sede lì e in vari paesi del mondo. Chi era sant'Egidio? Qual è il messaggio che da lui deriva e in che modo si è diffuso? In tutta Europa vi sono luoghi di culto a lui dedicati, il più importante è a Saint-Gilles-du-Gard, dove è conservata la tomba. Qui sorgeva un'abbazia che si riferiva propriamente alla figura del santo, tappa fondamentale nel cammino del pellegrinaggio a Santiago de Compostela, perché risalente alla nascita di una comunità monastica che aveva Egidio come fondatore. Il volume ripercorre per la prima volta la vita, i miracoli, il culto del santo che ha dato il nome alla Comunità, rivelando una storia e una tradizione antiche ma ancora vive.