"L'ingresso di un vescovo richiama il segno di una porta che si apre e di una comunità che accoglie. Camminare insieme: popolo di Dio e vescovo con il Vangelo in mano. Non ho un programma da proporre. Ho da proporvi di seguire Gesù. Una terra è bella per le donne e gli uomini che la abitano. Insieme possiamo mostrare la bellezza della solidarietà e della gratuità, da cui viene la beatitudine".
Queste le parole di mons. Giorgio Ferretti, che domenica 14 gennaio pomeriggio ha celebrato alla Fiera di Foggia l'inizio del ministero pastorale come arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino.La liturgia è stata concelebrata da mons. Vincenzo Pelvi, vescovo emerito di Foggia-Bovino, mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, e da altri presuli della Conferenza Episcopale Pugliese, alla presenza di numerosi sindaci della Capitanata, tra cui la sindaca di Foggia, Maria Aida Episcopo, del viceprefetto, delle autorità militari e di polizia. Un gran numero di fedeli foggiani è accorso per ricevee e ricambiar el'abbraccio del nuovo vescovo. Presente anche una delegazione della Comunità di Sant'Egidio,con il fondatore Andrea Riccardi e il presidente Marco Impagliazzo.
Commentando il Vangelo di Giovanni (1,35-42), mons. Ferretti ha osservato: "L'Evangelista parla della ricerca di due uomini, che dalla Galilea si erano spinti al Giordano. Bisogna sempre cercare un oltre, non accontentandosi di sé stessi, perché nell'oltre c'è bellezza e c'è conforto. L'iniziativa viene da Gesù, ma i discepoli avevano nel cuore il desiderio di una vita nuova - ha proseguito l'arcivescovo - e la loro richiesta di un maestro si lega al bisogno di un luogo dove sentirsi a casa. Questo deve essere la Chiesa: una casa con le porte aperte, la casa dei nostri sogni, una casa di fede e comunione dove, come dice Papa Francesco, chi cerca troverà ascolto".
"È una domanda che sale anche dai più giovani: trovare un maestro e qualcuno che ti vuol bene per davvero, in un tempo segnato da una mentalità in cui conta solo il denaro e ci si separa gli uni dagli altri", ha concluso l'arcivescovo Ferretti, che al termine della messa solenne in Fiera si è recato nella cattedrale di Foggia per un atto di omaggio all'Iconavetere e per l'insediamento sulla cattedra episcopale.
Rivedi i due momenti dell'ingresso nella diocesi. La liturgia:
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