ANZIANI

Vincere la solitudine: la forza di una Comunità che sfida l’Isolamento degli anziani. La testimonianza di Sofia Soli in occasione della visita del presidente Sergio Mattarella

 

 

Signor Presidente, innanzitutto voglio rivolgerle il mio ringraziamento per la sua visita.

Mi chiamo Sofia e ho più di 90 anni: l’età giusta, credo, per dire qualcosa a nome degli anziani.

Io da anni, con la Comunità di Sant’Egidio, cerco di essere utile agli altri, anche ad altri anziani come me, visitandoli o telefonandogli.

Vado anche a trovare alcuni anziani che vivono in istituto.

È un’esperienza che mi ha aiutato a riflettere su aspetti dell’esistenza che un po’ tutti cerchiamo di fuggire. Penso soprattutto alla solitudine.

Ho capito visitando gli istituti che la solitudine è un grande problema.
Tanti anziani soffrono perché si sentono isolati, spesso ricevono poche visite e talvolta non hanno più nessuno che li vada a trovare e si ricordi di loro.

Ma anche gli anziani che vivono a casa propria sono spesso molto soli.

Come attivista del Programma “Viva gli Anziani!” vado a trovare gli anziani più isolati, ma soprattutto, data la mia età, li sento regolarmente per telefono, non solo per fargli compagnia ma anche per identificare eventuali problemi.

Sempre più spesso mi sento dire: “E’ la prima telefonata che ricevo da giorni!”.
La normalità sta diventando una vita di solitudine.
Ma non avere a chi rivolgersi quando si è in difficoltà è un dramma, è un “ dramma dei nostri tempi” come ha detto Papa Francesco ,  che tocca la vita soprattutto degli anziani.

Io non immaginavo quanto una chiacchierata, un sorriso, una semplice telefonata potessero colmare il vuoto della giornata triste di un anziano.
Sono cose che ognuno di noi può fare e riempiono la vita di chi le compie e di chi le riceve.
La solitudine si può vincere!

Lei, Signor Presidente, parla spesso della necessità di “ Sentirsi “comunità. Ha detto – lo ricordo bene – che questo …”Significa responsabilità, perché ciascuno di noi è…. protagonista del presente e del futuro del nostro Paese”.
Io credo che questo nostro impegno da anziani e per gli anziani, sia un modo di tessere reti che creano comunità,  per costruire insieme quella società più umana di cui tutti abbiamo bisogno e continuare a contribuire  così al presente e  al futuro di questo nostro Paese, un futuro comune, in cui nessuno sia più solo.