A Catania la Comunità di Sant’Egidio commemora, per il decimo anniversario, lo sbarco avvenuto all’alba del 10 agosto 2013 nel quale persero la vita sei giovani migranti e l’abbraccio che la città seppe dare quella mattina e nell’accoglienza ai tanti nuovi europei incontrati in questi anni.
Tanti catanesi si sono ritrovati sul litorale Playa – esattamente sul luogo dello sbarco, ricordato da una stele posta 10 anni fa intitolata “Morire di Speranza” – per commemorare e pregare.
Come ogni anno è intervenuto Dario Monteforte, primo soccorritore quel giorno, e dopo lui il presidente della Comunità Islamica di Sicilia Kheit Abdelhafid, il sindaco Enrico Trantino, l’arcivescovo di Catania Luigi Renna che ha inviato un messaggio e Emiliano Abramo per la Comunità di Sant’Egidio.
Da tutti gli interventi è emersa l’importanza di fare memoria e di trasmetterla così come di chiedere maggiore attenzione alla Commissione Europea e agli stati rivieraschi come evidenziato dal recente appello di Sant’Egidio a commento del tragico recente sbarco avvenuto nel canale di Sicilia il 3 agosto e raccontato dai media solo lo scorso 8 agosto.
In conclusione sono stati i Giovani per la Pace a guidare un breve corteo e a raggiungere la stele dove, dopo che una bambina e la sua mamma hanno deposto un mazzo di fiori, si è pregato per tutte le vite inghiottite dal mare nella speranza di raggiungere la pace in Europa.