Sant’Egidio si unisce al ricordo della testimonianza di Floribert Bwana Chui, richiamata oggi da Papa Francesco allo stadio dei martiri di Kinshasa. Giovane della nostra comunità di Goma, che lavorava alla dogana tra il Congo e il Ruanda, si rifiutò di far passare, in cambio di soldi, carichi di cibo avariato e per questo venne torturato e ucciso.
"Un giovane come voi, Floribert Bwana Chui: quindici anni fa, a soli ventisei anni, venne ucciso a Goma per aver bloccato il passaggio di generi alimentari deteriorati, che avrebbero danneggiato la salute della gente. Poteva lasciare andare, non lo avrebbero scoperto e ci avrebbe pure guadagnato. Ma, in quanto cristiano, pregò, pensò agli altri e scelse di essere onesto, dicendo no alla sporcizia della corruzione. Questo è mantenere le mani pulite, mentre le mani che trafficano soldi si sporcano di sangue. Se qualcuno ti allungherà una busta, ti prometterà favori e ricchezze, non cadere nella trappola, non farti ingannare, non lasciarti inghiottire dalla palude del male. Non lasciarti vincere dal male, non credere alle trame oscure del denaro, che fanno sprofondare nella notte. Essere onesti è brillare di giorno, è diffondere la luce di Dio, è vivere la beatitudine della giustizia: vinci il male con il bene!" LEGGI TUTTO
La forza debole di un credente, che si è opposto al male per il bene del suo popolo, ci fa sperare in un’Africa e in un mondo liberi dalla corruzione.
Il video integrale dell'incontro con i giovani e i catechisti a Kinshasa