È stata una giornata di festa molto partecipata quella che, a Livorno, ha riunito volti, testimonianze e tante storie di amicizia cresciute in trent’anni di Scuola della Pace.
Durante la giornata sono state mostrate immagini, temi e disegni conservati negli anni e che hanno ricomposto momenti e parole di una storia che ha cambiato il destino di tanti bambini e di tanti ragazzi.
In collegamento online dal Senegal, dalla Francia e dalla Germania, si sono uniti anche coloro che hanno frequantato negli anni la Scuola della pace e poi hanno lasciato l'Italia per studiare o lavorare all'estero.
Le parole di Olga, una mamma ucraina, esprimono bene il sentimento comune: "Se guardandoti intorno vedi un ambiente brutto e vuoi farci un giardino, devi cominciare dai semi, piantarli, coltivarli, proteggerli, farli crescere e magari per anni non vedere i frutti. Poi ad un certo punto, di nuovo ti guardi intorno e ti accorgi che in quell'ambiente - e come hai fatto non lo sai - hai coltivato un paradiso: questo è stato ed ancora è la Scuola della Pace".