A un anno dalla resa di Kabul, Ferragosto di solidarietà con i rifugiati afghani, insieme ad anziani e senza dimora

Feste della solidarietà insieme agli afghani arrivati con i corridoi umanitari e ai rifugiati ucraini. Cocomerata con i detenuti di Rebibbia. Pranzi con senza dimora e anziani in diverse città italiane

 

Grande partecipazione al Ferragosto solidale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio in tutta Italia. A Roma, alla mensa di Via Dandolo e nella Casa circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso - con una cocomerata che ha visto la partecipazione di numerosi detenuti - ma anche a Genova, Milano, Napoli, Torino, Novara, Padova, Trieste, Parma, Catania e altre città del paese. Volontari e amici della Comunità hanno scelto di festeggiare la solidarietà in un tempo in cui la guerra è rientrata drammaticamente in Europa e, oltre alle vittime e a milioni di profughi, sta aggravando le condizioni di vita di molte famiglie in tanti paesi del nostro continente e nel mondo.

Tra gli ospiti accolti alla mensa di Sant’Egidio a Trastevere molti gli ucraini e gli afghani, a un anno esatto dalla fuga da Kabul, giunti nel nostro paese alla fine di luglio con i corridoi umanitari dal Pakistan e dall’Iran, dove si erano rifugiati. A servire a tavola, oltre ai volontari, anche altri rifugiati, provenienti dalla Siria e da diversi Paesi africani, arrivati in Italia grazie a questo progetto che ha finora consentito l’arrivo in sicurezza e l’integrazione a più di cinquemila persone in Europa. Un Ferragosto della solidarietà, che ha riguardato anche numerosi anziani soli e quelli che vivono nelle Rsa e nelle case di riposo, per guardare con speranza al futuro e chiedere alle istituzioni e a tutti i cittadini un aiuto per non dimenticare nessuno.