Il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha visitato questa mattina il centro DREAM di Zimpeto nella periferia nord di Maputo in Mozambico.
"Sono lietissimo di essere in questo centro: è una forma di collaborazione molto importante tra i nostri due Paesi che mette al centro la persona. Ho visto il livello di eccellenza dei trattamenti, basta vedere questi bambini per capire le ragioni di questo impegno. Dream è il simbolo dei legami dei nostri Paesi. Sant'Egidio - aggiunge - testimonia il rapporto strettissimo tra i nostri due Paesi. Complimenti e grazie: il vostro è un contributo ai nostri due Paesi e all'umanità". (Fonte ANSA)
Durante la visita, la Dottoressa Cacilda Massango, Coordinatrice del Centro, ha salutato il presidente ripercorrendo la storia del programma DREAM, che quest'anno compie 20 anni: "Centinaia di migliaia di madri sieropositive hanno avuto la gioia di far nascere i propri bambini liberi dall’AIDS. Ma oggi oltre che la AIDS curiamo il diabete, l’ipertensione, il cancro alla cervice e molte altre malattie, la cura è veramente un sogno realizzato e questo ci spinge a nuove sfide, penso alle migliaia di tamponi e vaccinazione COVID-19 effettuate anche nelle zone più rurali del paese". Ha concluso Cacilda: "Grazie Signor Presidente per la Sua visita, qui a Dream siamo tutti un po’ italiani!".
Il centro DREAM di Zimpeto si trova nel distretto di Ka Mabukwana, in una delle aree più popolose e povere della città, con i suoi 350.000 abitanti, dove le strutture sanitarie sono del tutto insufficienti. È un centro polivalente che comprende quattro sezioni specializzate: una per il trattamento dell’infezione da HIV e la prevenzione della trasmissione da madre a nascituro, una per la diagnosi precoce delle neoplasie delle donne, una per la cura della tubercolosi e una destinata alla lotta alla malnutrizione. Nel 2018 anche papa Francesco lo ha visitato incontrando malati e personale di cura.
Dal momento in cui sono stati disponibili i vaccini contro il Covid 19, il centro ha vaccinato i suoi 5.000 pazienti, il personale sanitario operante e una larga fetta di popolazione dell’area.