Un segno di pace: dai giovani la proposta di portare un fazzoletto bianco per dire il nostro NO alla guerra

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Tremila ragzzi, una voce sola: non vogliamo la guerra. Lo hanno detto questa mattina a Roma in una grande assemblea di giovani al teatro Brancaccio, in cui si sono collegati con l'Ucraina da dove hanno ascoltato la voce di Olya Makar, della Comunità di Sant'Egidio di Kiev.

Hanno poi riempito piazza Vittorio per un flash mob contro la guerra in Ucraina. Lì a centinaia hanno sventolato  un drappo bianco, "segno" della contrarietà al conflitto nell'Europa orientale e appello per un immediato cessate il fuoco. Un simbolo che i giovani per la pace propongono a tutti.
"Anche se c'è chi pensa che le nostre manifestazioni siano inutili - hanno detto i rappresentanti del movimento -, non possiamo restare fermi e in silenzio, noi diciamo sì alla pace! Vogliamo la pace! No alla guerra!".

Raccogliamo l'invito dei giovani e diamo tutti un segno di pace! L’obiettivo è che molte persone in tutta Italia, dagli anziani ai più giovani, inizino a mostrare un fazzoletto bianco come segno di pace indossando o attaccandolo ai propri accessori, come borse e zaini in modo da rendere visibile il desiderio diffuso di pace e sensibilizzare i governanti e quanti hanno il potere di decidere affinché facciano il possibile che questo conflitto finisca al più presto.

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  L'assemblea dei giovani al Brancaccio

  Il flash mob