Preghiera per la pace in Ucraina. Meditazione di mons. Paul Gallagher

 

 

Preghiera per la pace in Ucraina, presieduta da Mons. Paul Gallagher
Basilica Santa Maria in Trastevere,
26 gennaio 2022


Stasera, riuniti in questa Basilica dedicata alla Vergine Maria, accogliamo l’accorato invito a pregare per la pace, che il Santo Padre ha fatto domenica scorsa, esprimendo la sua ''preoccupazione per l'aumento delle tensioni che minacciano di infliggere un nuovo colpo alla pace in Ucraina e mettono in discussione la sicurezza nel Continente europeo".

Sappiamo tutti quanto drammatica sia la guerra e abbiamo continuamente davanti gli occhi le sue gravi conseguenze, ancor più evidenti nei nostri tempi. Sono situazioni dolorose, che privano tanti uomini perfino dei più fondamentali diritti. Ancor più scandaloso è vedere che a soffrire di più a causa dei conflitti non sono quelli che decidono se avviarli o no, ma sono soprattutto quelli che ne sono solo vittime inermi.

È veramente triste vedere popolazioni intere lacerate da tanta sofferenza causata non da disastri naturali o fatti che sono fuori del potere umano, ma dalla "mano dell'uomo", da azioni compiute non in uno scatto di ira, ma calcolate attentamente e portate avanti in modo sistematico.

Davanti a tale scenario, tanto diffuso nei nostri giorni, non possiamo non riconoscerci tutti quanti "sconfitti" nella propria umanità e, allo stesso tempo, congiuntamente responsabili per la promozione della pace.

Con tale coscienza apriamo oggi il nostro cuore al Dio che "ha per noi progetti di pace, non di sventura" (Ger 29,11), e che ha mandato il suo Figlio nel mondo per annunciare a tutti la pace e per riconciliarci col Padre. Egli che fin dalla creazione ci ha affidati gli uni agli altri, ci ha resi tutti fratelli.

Portando nel cuore il dramma dei conflitti che lacerano il mondo, ci riconosciamo fratelli sia di quelli che li causano, sia di quelli che ne soffrono le conseguenze, e in Gesù Cristo presentiamo al Padre sia la grave responsabilità dei primi, sia il dolore degli ultimi.

Invochiamo per tutti quanti dal Signore della storia, che tutto vede e dinanzi al quale tutti ci presenteremo, il dono della pace, senza limitarci, però, ad aspettare che siano raggiunti e rispettati accordi e tregue, ma implorando e impegnandoci perché in noi stessi e in tutti i cuori rinasca l'uomo nuovo, quello ricreato e unificato in Cristo, che vive in pace e crede nella forza della pace.

Ricordiamo ed accogliamo l'esortazione che il Santo Padre ha recentemente durante l'incontro con il Corpo Diplomatico presso la Santa Sede: "Non dobbiamo temere di fare spazio alla pace nella nostra vita, coltivando il dialogo e la fraternità tra di noi.

La pace è un bene “contagioso”, che si propaga dal cuore di quanti la desiderano e ambiscono a viverla, raggiungendo il mondo intero".

Che lo Spirito Santo, per intercessione della Vergine Maria, Regina della pace, renda tutti gli uomini, soprattutto i Responsabili della Nazioni, operatori di pace.

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