Una risposta al freddo: accogliere chi è senza casa. A Roma, nel quartiere Tuscolano, un nuovo centro di accoglienza notturna di Sant’Egidio

Mentre l’Italia è interessata dai primi giorni di freddo intenso del nuovo anno, nel quartiere Tuscolano di Roma la Comunità di Sant’Egidio gestisce uno dei nuovi centri di accoglienza notturna per le persone senza dimora, realizzato con il sostegno del Comune e del VII municipio. È un segno del Natale – la prima notte è stata il 23 dicembre – ed ha coinvolto un largo giro di persone, tra chi provvede a cucinare un pasto caldo e altri che portano l’occorrente per la notte, oltre alla propria disponibilità ad ascoltare e a tenere compagnia.

"Finalmente posso mangiare tutti i giorni" ha detto uno degli ospiti e un altro, continuando il discorso, ha detto: "qui è il Paradiso terrestre! Finalmente posso dormire tranquillo”. Il più semplice gesto per ridare dignità – offrire un tetto e da mangiare – è visto con estrema gratitudine e suscita speranza. F., il giorno dopo essere ospitato la prima volta, è andato a tagliarsi barba e capelli, perché finalmente può “stare ordinato”, come dice lui. Un altro ospite, un giovane che proviene dal Bangladesh, era appena uscito dall’ospedale, con i punti ancora da rimuovere. Sarebbe andato a dormire in un parco. Per lui e per tanti sarà un inverno diverso, più caldo, grazie a uno sforzo a realizzare più centri, date le costrizioni imposte dalla pandemia e l’obiettivo di rendere capillare questa forma di intervento a protezione degli “invisibili” che vivono in tanti punti della città.

L’impegno a salvare la vita delle persone senza casa durante l’emergenza freddo si può sostenere in prima persona, attraverso il modulo Contatti, o con un contributo per le iniziative diffuse in diverse città dove la Comunità è presente: dona ora.