La presidente della repubblica greca, Katerina Sakellaropoulou, in visita a Sant'Egidio

L'incontro con i rifugiati arrivati con i corridoi umanitari

 

 

Questa mattina la presidente della Repubblica greca, Katerina Sakellaropoulou, è stata ricevuta dalla Comunità di Sant’Egidio a Trastevere. Dopo una visita alla basilica di Santa Maria in Trastevere, dove è stata accolta dal parroco, don Marco Gnavi, la presidente si è recata alla scuola di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant’Egidio, frequentata nel corso degli anni da migliaia di immigrati all’insegna dell’accoglienza e dell’integrazione.

Ha anche incontrato alcune famiglie giunte a Roma dalla Grecia, in particolare dall’isola di Lesbo, con i corridoi umanitari - grazie ad un patto firmato dalla Comunità con lo stato italiano in collaborazione con le autorità di Atene - per 300 profughi in condizioni di particolare fragilità. Presenti anche alcuni afgani giunti a Roma negli ultimi giorni e accolti dalla Comunità.

La visita si è conclusa con un colloquio, a Sant’Egidio, con i responsabili della Comunità. Tra gli argomenti trattati l’esigenza di rispondere in modo urgente in Europa alla crescente povertà delle fasce più deboli della popolazione a causa della pandemia e la necessità di una risposta al fenomeno dell’immigrazione, che coinvolga tutti i paesi dell’Unione. In questo senso si è sottolineato il valore dei corridoi umanitari per sottrarre i profughi al racket dei trafficanti di uomini.
 
Infine è stato messo l’accento sull’importanza dell’impegno per la pace, sia da parte della Grecia che della Comunità, in tutta l’area del Mediterraneo e nel vicino Oriente, con particolare attenzione alle emergenze sociali e umanitarie provocate dalla crisi afgana.