Housing first: dalla collaborazione tra Sant'Egidio e Cisco comincia una nuova vita per persone che non avevano casa

 

 

La casa non è solo un luogo, è la possibilità della "ripartenza". Quella di persone (già alcune decine) che, dopo anni vissuti per la strada o in condizioni di grande precarietà, si reinseriscono in un tessuto sociale e lavorativo, ritrovano la dignità e la speranza.

E' il senso del programma quadriennale "Housing First" realizzato dalla Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con la Cisco Systems. Il presidente e amministratore delegato della grande azienda informatica, Chuck Robbins, ha visitato la Comunità di Sant’Egidio e incontrato il presidente Marco Impagliazzo. È stata l’occasione per conoscere personalmente l’impegno della Comunità a favore dei più poveri, in Italia e nel mondo.

Robbins, accompagnato da una delegazione Cisco, ha anche conosciuto alcuni degli ex senza dimora che oggi vivono in casa grazie ad Housing First. Ha ascoltato le loro storie e il percorso di reinserimento realizzato a partire dalla nuova casa, esprimendo un convinto incoraggiamento a ciascuno di loro e un forte ringraziamento alla Comunità.

Nel successivo incontro con Marco Impagliazzo si è condivisa l'intenzione di un comune impegno per sostenere i più svantaggiati e aiutare a  ripartire dopo la pandemia, per rendere le nostre città più’ inclusive e l'intenzione di estendere la cooperazione all'Africa, con particolare attenzione al programma DREAM.

La visita s’inserisce in una collaborazione avviata da diverso tempo – che ha permesso fra l’altro di offrire una formazione informatica qualificata a persone disoccupate nel contesto della Cisco Net Academy – e proseguirà nei prossimi anni.