Pubblichiamo in questa news un réportage prodotto da Tg2 Dossier sul lavoro della Comunità di Sant'Egidio a Buenos Aires, capitale dell'Argentina, che in questo periodo ha allentato le severissime misure restrittive dovute alla pandemia. Limitazioni e chiusure delle attività che hanno compromesso una economia già fragile e indebitata e basata soprattutto su lavori saltuari ed occasionali.
“La Comunità di Sant'Egidio è presente qui a Buenos Aires da oltre 30 anni, quasi tutti i giorni veniamo nelle diverse piazze come qui, a portare il cibo e qui lavoriamo un po', come dice Papa Francesco, la Comunità delle Tre P, preghiera, poveri e pace.” Marco Gallo è italiano ed è referente della Comunità di Sant'Egidio, lo incontriamo di fronte al teatro Colón, splendido edificio costruito a fine Ottocento da architetti italiani ed oggi chiuso per la pandemia. Questo luogo una volta salotto buono della capitale è diventato in questi mesi un ritrovo per disperati e senzatetto.
“Oggi poco fa è passato un signore che viene tutti i giovedì qui da noi, Ruben, che è una persona che lavorava di classe medio-bassa e che viene a chiederci da mangiare perché non sa come fare. Quello che noi incontriamo è tanta gente che ha veramente fame, il primo discorso è il cibo.”
La nuova crisi economica sembra ha colpito soprattutto la classe media che in Argentina scivola senza protezioni verso la povertà allungando le file davanti alle mense sociali ed affollando le strade del centro storico di Buenos Aires di piccoli accampamenti e bivacchi improvvisati. Circa 3 milioni di argentini che secondo alcune stime avrebbero perso il lavoro in questi mesi di pandemia.
“Quasi il 45%, forse 50% degli argentini sono in situazione di povertà e poi c'è tutto il discorso dei bambini.” Un dato che raggiunge il 64% quando parliamo di minori.
“In questo periodo ci imbattiamo soprattutto in situazioni di famiglie, con i bambini, con il padre e la madre. Molte volte arrivano dalle periferie dove non trovano più da mangiare, vengono qui in centro a Buenos Aires, cercando materiali da rivendere o facendo l'elemosina.”
Seguiamo Marco Gallo e Margarita altra volontaria della Comunità di Sant'Egidio nel parco di fronte al teatro Colón dove si concentra una gran quantità di gente bisognosa. È l’ora di cena e le persone accorrono per prendere il cibo dai volontari.
“Empanadas, chi riso, chi carne e poi le portiamo agli amici nelle varie piazze qui della capitale”.
Sono tutti argentini come Carlitos e Beto che vediamo giocare su un materasso. Si tratta di un accampamento improvvisato tra i palazzi del potere della capitale Argentina. Comincia a piovere, si sta facendo buio, Carlitos e Beto vengono richiamati dalla madre e insieme a lei sistemano il giaciglio per la notte.
“Molti di questi bambini vengono qui in centro per aiutare le loro famiglie, anche perché le scuole sono chiuse, da mesi”.
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