L’8 febbraio, giorno in cui la Chiesa ricorda Santa Bakhita, schiava bambina del Sudan divenuta religiosa in Italia, si ricordano tutte le vittime della tratta degli esseri umani.
In Italia, Il fenomeno del traffico degli esseri umani non è diminuito durante la pandemia. Sono state oltre 2.000 le vittime assistite in Italia nel 2020, ma si stima che nel paese siano circa 20.000 le persone sfruttate, di cui il 72% di nazionalità nigeriana.
Nel mondo, tra il 2008 e il 2019 il numero delle vittime accertate del traffico di esseri umani è triplicato, passando da 30,961 a 105,787, ma si stima che il fenomeno riguardi ogni anno tra 700.000 e 2.000.000 di persone. La maggior parte delle vittime è originaria dell’Asia.
La Comunità è vicina alle vittime della tratta attraverso le visite in strada, l’accoglienza alle donne che chiedono di uscire dallo sfruttamento e soprattutto attraverso la costruzione di percorsi di istruzione e formazione per l’inserimento nel mercato del lavoro, formando una rete di amicizia e protezione che continua negli anni.
Sono circa 650 le donne che dal 2015 hanno partecipato ai corsi organizzati dalla Scuola di lingua e cultura Italiana per contrastare
e prevenire il fenomeno della tratta.