A Padova, "capitale europea del volontariato", un'estate di solidarietà #santegidiosummer

 

 

Il 2020, anno in cui Padova è Capitale Europea del Volontariato, è stato caratterizzato dall'epidemia del Covid, che ha reso necessario essere maggiormente creativi per continuare ad essere vicine alle persone più fragili, in un momento così particolare come il lockdown.

La Comunità di Sant'Egidio a Padova in questi mesi non ha mai smesso di aiutare i propri amici in difficoltà, come le persone senza dimora, anzi ha costruito reti affinché tutti potessero trovare un luogo dove poter essere ospitati. E finito il lockdown la solidarietà non è terminata, anzi: tante sono le iniziative di Sant'Egidio a Padova per questa estate.
Si è da poco conclusa la Summer school che ha coinvolto in attività di sostegno scolastico oltre 150 bambini delle scuole primarie nei quartieri dell'Arcella, Mortise e della Guizza. Dopo tanti mesi di DAD, la didattica a distanza, è stato bello ritrovarsi con le dovute precauzioni, per studiare e divertirsi insieme.
Sono stati avviati laboratori e attività ricreative per gli anziani, che rischiano di essere i più colpiti dall'isolamento sociale. È stato significativo che nello storico quartiere del Portello giovani e anziani abbiano ascoltato insieme e si siano impegnati a diffondere l'appello "Senza anziani non c'è futuro", nato proprio dalla riflessione sulle tanti morti di anziani dovute al Covid.
Purtroppo una conseguenza dell'epidemia è stato il peggioramento delle condizioni economiche di molte famiglie e per questo continueranno le distribuzioni di pacchi alimentari in sei diversi quartieri della città che raggiungono oltre 650 persone.
In un momento in cui giustamente si parla di distanze, come precauzione per evitare la diffusione del virus, Sant'Egidio a Padova e in tante altre parti del mondo si impegna perché non manchi quella vicinanza non fisica, ma profondamente umana che è  la solidarietà, che aiuta tutti e rende meno dura la vita di chi è in difficoltà.
Nel video, un'intervista a Mirko Sossai della Comunità di Padova