A Brescia, la preghiera della Comunità di Sant’Egidio ricorda le vittime del Covid-19 e in particolare gli anziani, i più vulnerabili, spesso soli, anche durante l’emergenza sanitaria. Nella preghiera di martedì sera al Centro Paolo VI, sui biglietti deposti presso l’altare, sono stati scritti i nomi degli anziani di alcune case di riposo bresciane e di molti religiosi e religiose.
Tra i presenti, i familiari che non hanno potuto salutare né accompagnare i loro cari durante i funerali. Assieme a loro gli abitanti di Brescia, tra cui le famiglie siriane accolte nella città con i corridoi umanitari.
Al termine della preghiera, è stato consegnato a tutti l’appello “Senza anziani non c’è futuro”. Lanciato dalla Comunità e firmato anche dal vescovo di Brescia Mons. Pierantonio Tremolada, l’appello chiede una società più umana e una sanità non selettiva, che non sacrifichi la vita degli anziani in favore dei più sani e più giovani; è una reazione alla “cultura dello scarto” di cui parla papa Francesco.