In Mozambico continuano aiuti alimentari e ricostruzioni per le vittime del ciclone Idai, perché Beira torni a vivere

Raggiunte più di 109.000 persone

In Mozambico oltre un milione e mezzo di persone sono a rischio fame dopo che quest'anno due cicloni hanno ucciso centinaia di persone, distruggendo villaggi e raccolti. 67mila bambini hanno bisogno di cibo, la maggior parte di questi soffrono già di malnutrizione.

In questi mesi la Comunità di Sant'Egidio ha continuato un'intensa opera di distribuzione di kit alimentari nelle zone colpite ed ha intensificato l'attività del centro nutrizionale, che ha raggiunto una media di 750 pasti al giorno. In totale sono stati distribuiti 20.566 pacchi alimentari per un totale di 109.754 beneficiari.

Nei giorni scorsi gli aiuti sono stati portati in due zone di resettlement fuori Beira, la città quasi totalmente distrutta dal ciclone Idai. E' un'area appena disboscata, senza acqua e senza luce, dove è stata collocata una parte di una grande popolazione rimasta senza casa e senza mezzi di sussistenza. La gente era commossa nel ricevere i nostri kit, un sostegno concreto contro la fame, ma anche un segno di vicinanza, inaspettato per gente che da mesi si trova abbandonata in una zona sconosciuta e inospitale.

Ogni kit alimentare distribuito a ciascuna famiglia contiene 10 kg di riso, 5 kg di farina, 3 kg di fagioli, 1 litro di olio, 2 kg di zucchero, 1 kg di sale e 1 barra di sapone. Un aiuto concreto, che cerca di raggiungere in modo capillare la popolazione, estendendo l'area di intervento.

Allo stesso tempo, inizia la ricostruzione delle case dei più poveri, rimasti senza nulla, soprattutto gli anziani.

 

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