Impegno per il dialogo, la pace e la convivenza: Il premio "Don Sante Quintiliani" del Comune di Cascia a Sant'Egidio

Sabato 29 giugno il Comune di Cascia ha assegnato alla Comunità di Sant’Egidio il Premio “Don Sante Quintiliani”, istituito nel 2018 a memoria del sacerdote appena scomparso per la sua attenzione ai più deboli e ai valori dell’accoglienza e della solidarietà, e alla realizzazione di progetti arditi, dagli anni ’40 ad oggi, per l’apprendimento scolastico e l’avviamento professionale di ragazzi in difficoltà.

Nel motivare l’assegnazione del premio, il Comune ha ritenuto che la Comunità sia l’espressione più altamente significativa del valore dell’«accoglienza» in un tempo caratterizzato da forti individualismi e che il suo impegno per il dialogo, la pace e la convivenza tra i popoli incarni lo spirito operativo e di servizio del prete di Roccaporena.

La decisione è maturata da una lunga storia di amicizia iniziata nel settembre 1979, quando la zona tra Norcia e Cascia fu colpita da un terremoto, che distrusse alcuni paesi e causò diverse vittime. La Comunità fu presente in quei paesi. La premiazione si è svolta a Roccaporena, paese natale di Santa Rita, dove Don Sante aveva istituito una scuola-collegio per ragazzi, tutt’oggi attiva. Dopo un’introduzione di Gianfranco Flammini, ex alunno di Don Sante, che ne ha ricordato la fede e l’umanità, l’evento è proseguito con la lettura delle motivazioni da parte del Sindaco Mario De Carolis, la testimonianza di Paolo Borruso e di Sandra Mefire, camerunese – in rappresentanza rispettivamente della Comunità e di Genti di Pace –, e le conclusioni e i ringraziamenti di Don Canzio Scarabottini, Parroco e Pro-rettore del Santuario di S. Rita, delegato dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia Mons. Renato Boccardo.