"I corridoi umanitari sono anche questo: famiglie che si riuniscono. Vuol dire che il mondo si unisce, perché il mondo è una grande famiglia che purtroppo a causa della guerra è divisa, come è accaduto alle famiglie siriane. Ma i corridoi umanitari parlano di umanità, parlano di un mondo senza divisioni, in cui tutti hanno un posto, dal più piccolo al più grande".
Con queste parole Marco Impagliazzo, presidente di Sant'Egidio ha accolto i 70 profughi siriani arrivati questa mattina dal Libano nel quadro del progetto dei Corridoi Umanitari che la Comunità porta avanti con le Chiese evangeliche e la Tavola Valdese. "Da oggi inizia una nuova vita, perché chi viene accolto rinasce. E' come una nuova nascita. Oggi voi nascete italiani e noi italiani sono siamo molto felici di avere nuovi figli e nuovi fratelli. Benvenuti!"