Anche a Dakar si è tenuto l’incontro interreligioso “Ponti di Pace”, con la partecipazione di numerosi rappresentanti cristiani e islamici, tra cui il pastore Jean Ouattara, presidente dell’associazione delle Chiese evangeliche del Senegal, un rappresentante del governo, l’ambasciatore d’Italia e il segretario della nunziatura, insieme al responsabile degli imam e degli ulema di Dakar, cheikh Abdul che, congratulandosi con la Comunità per l’organizzazione dell’incontro, ha detto: "benché oggi il Senegal sia un buon esempio di convivenza tra comunità, bisogna rinforzarlo e portarlo avanti. A questi Ponti di Pace devono partecipare anche i giovani e i bambini. Infatti sono loro i futuri artigiani del vivere insieme in Senegal."
Ha concluso domandandosi che cosa sarebbe oggi il mondo se non ci fosse stata l’umiltà di Giovanni Paolo II, ringraziando Sant'Egidio per aver continuato questo cammino di dialogo e fretellanza tra le religioni; infatti non c’è dono migliore per gli uomini dell’aspirazione alla pace che dai capi religiosi si deve trasmettere anche alle autorità africane affinché restituiscano speranza e fiducia al paese.