In Ucraina la guerra continua a colpire le regioni orientali del Donbas, dove, tra l’altro, le condizioni di vita delle persone che vivono nella “terra di nessuno” tra le due linee del fronte sono molto precarie. Le Comunità di Sant’Egidio in Ucraina cercano di farsi interpreti delle attese di pace che si manifestano nel paese e di rispondere alle sfide della violenza, che tende a radicarsi nella vita quotidiana del paese, ormai alla vigilia del quinto anno di conflitto.
A Kiev la Preghiera per la pace promossa ogni mese da Sant’Egidio con la partecipazione di credenti e rappresentanti delle diverse Chiese cristiane è diventata un segno di unità e di pace per la città. Anche a Leopoli e Ivano-Frankivsk, in Ucraina occidentale, ogni mese la Comunità di Sant’Egidio si raccoglie per la Preghiera per la pace nel centro delle rispettive città.
Il 21 febbraio a Kiev la Preghiera per la Pace si è svolta nella cattedrale cattolica latina di Sant’Alessandro. È stata una risposta ai frequenti e dolorosi episodi di aggressiva contrapposizione che negli ultimi tempi hanno coinvolto anche le comunità cristiane e i luoghi di preghiera. Ne è scaturito un messaggio di riconciliazione tra i cristiani e nella società. Un segno di riconciliazione è stato compiuto negli stessi giorni anche dalla Comunità di Sant’Egidio di Leopoli, che con una visita di solidarietà al parroco ha voluto esprimere vicinanza alla comunità ortodossa colpita dall’incendio di una delle tre chiese della città.